UMBRIA: Concessione contributi per l’internazionalizzazione delle reti di imprese artigiane e PMI. La Regione Umbria intende favorire la realizzazione di progetti delle piccole e medie imprese (PMI), localizzate sul territorio regionale che si presentano in forma aggregata sui mercati internazionali, con l’obiettivo di rafforzare la competitività, favorire l’internazionalizzazione e la promozione dell’export, anche mediante azioni integrate volte a valorizzare le produzioni e il contesto territoriale diprovenienza delle imprese aderenti all’aggregazione stessa.
Beneficiari: possono presentare domanda d’aiuto le piccole e medie imprese (PMI), iscritte presso la Camera di Commercio di Perugia o Terni, organizzate in aggregazioni tramite una delle seguenti tipologie: Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto) e ATI, ATS e RTI o Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto) e Consorzi o Società Consortili.
CONTRIBUTO: Ciascun progetto potrà essere ammesso per un importo di spesa non inferiore ad € 40.000,00 e non superiore ad € 200.000,00. Il contributo concesso alle micro e piccole imprese è pari al 50% delle spese ammesse, al netto IVA, e nel limite massimo di € 100.000,00 per ciascun progetto ed è pari al 40% per le medie imprese.
Ogni impresa dovrà impegnarsi alla compartecipazione nelle spese con una percentuale non inferiore al 5 per cento del costo totale del progetto, calcolata nel limite massimo di spesa di € 200.000,00 nell’ipotesi di progetti presentati con impegni di spesa superiori. Ciascuna impresa può presentare domanda per un numero massimo di tre progetti.
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UMBRIA: Bando per l’internazionalizzazione delle reti di imprese artigiane e PMI – anno 2015
POR FESR 2014-2020. Asse III Azione 3.3.1.
– Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale e Fondo Unico regionale per le Attività Produttive.
FINALITA’
La Regione Umbria, in attuazione delle disposizioni contenute nell’Asse III (COMPETITIVITA’ DELLE PMI) del POR FESR 2014-2020, Azione 3.3.1. “Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”, intende favorire la realizzazione di progetti delle piccole e medie imprese (PMI), localizzate sul territorio regionale che si presentano in forma aggregata sui mercati internazionali.
L’obiettivo è di rafforzare la competitività, favorire l’internazionalizzazione e la promozione dell’export, anche mediante azioni integrate volte a valorizzare le produzioni e il contesto territoriale di provenienza delle imprese aderenti all’aggregazione stessa.
In particolare è prevista la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi in conto capitale, ai sensi del “de minimis”.
BENEFICIARI
Possono presentare domanda d’aiuto le piccole e medie imprese (PMI), iscritte presso la Camera di Commercio di Perugia o Terni, organizzate in aggregazioni tramite una delle seguenti tipologie:
- 1. Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto) e ATI, ATS e RTI;
- 2. Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto) e Consorzi o Società Consortili,
costituiti ai sensi degli artt. 2602 e seguenti del codice civile.
Tali soggetti dovranno esercitare una attività identificata come prevalente rientrante in uno dei Codici ATECO 2007 di cui all’allegato 8 del bando.
Per ogni aggregazione richiedente dovrà essere garantita la partecipazione attiva al progetto di almeno tre imprese, e il relativo contributo sarà erogato direttamente a ciascuna impresa partecipante, in conformità alla percentuale di spesa indicata nella domanda di ammissione.
Le aggregazioni dovranno essere costituite alla data di scadenza del bando, ovvero impegnarsi alla costituzione dell’aggregazione non oltre il sessantesimo giorno dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a contributo.
Qualora il numero dei partners di ciascun progetto risulti inferiore a tre, a seguito della non ammissione di una o più imprese, non è ammesso l’intero progetto di internazionalizzazione.
Il requisito di partecipazione di almeno tre aziende, deve rimanere sino alla conclusione del progetto, pena la revoca del contributo a tutti i componenti l’aggregazione.
Ciascuna impresa può presentare domanda per un numero massimo di tre progetti considerati sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, pena l’esclusione da tutte le altre aggregazioni che la vedono partecipante.
CONTRATTI DI RETE
Le Reti di imprese dovranno essere costituite ai sensi degli artt. 4 ter e seguenti del D.L. 10 febbraio 2009 n. 5, convertito nella Legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive modifiche e integrazioni, nonché delle disposizioni di cui alla Circolare n. 20/E del 18 giugno 2013 dell’Agenzia delle Entrate.
REQUISITI
Ciascuna impresa partecipante all’aggregazione, deve possedere alla data di presentazione della domanda tutti i seguenti requisiti:
- essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori (DURC);
- appartenere alla categoria delle piccole e medie imprese (PMI);
- essere iscritta nel Registro delle Imprese, tenuto presso la CCIAA territorialmente competente ed esercitare un’attività economica, identifica come prevalente, nelle Sezioni ATECO 2007 precedentemente specificate;
- 5avere sede legale e/o unità locale nel territorio regionale risultante nella visura camerale;
- 5essere operativa e nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale), ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalle leggi in materia, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
- non risultare associata o collegata con altra impresa richiedente il contributo all’interno dell’aggregazione, secondo la nozione di associazione e collegamento della vigente normativa in materia, al momento dell’emanazione del bando;
- non presentare le caratteristiche di “impresa in difficoltà”, ai sensi dell’art. 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014;
- non essere stata oggetto nei precedenti 3 anni di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche, per carenza dei requisiti essenziali o per irregolarità della documentazione prodotta per cause imputabili all’impresa e non sanabili;
- possedere capacità di contrarre ovvero non essere stato oggetto di sanzione interdittiva o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
- osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, inserimento dei disabili, pari opportunità e tutela dell’ambiente;
- non avere usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici, anche parziali, per le stesse spese oggetto di richiesta di contributo col presente progetto.
PARTENARIATO
Nella richiesta di ammissione a contributo, ciascuna impresa partecipante dovrà espressamente dichiarare:
- 1. l’indicazione di uno dei partners quale soggetto capofila, incaricato di curare i contatti e predisporre la rendicontazione delle spese sostenute direttamente da ciascuna impresa beneficiaria e partecipante al progetto;
- 2. l’elenco dei partners aderenti al progetto e la conseguente percentuale di spesa relativa a ciascun soggetto partecipante;
- 3. l’obbligo di ciascuna impresa a sottoscrivere apposita polizza fideiussoria, nel caso di richiesta di anticipo del contributo
VARIAZIONE DEL PARTENARIATO
Su specifica e motivata richiesta dei soggetti interessati, sono consentite variazioni del partenariato proponente, ad esclusione del partner con ruolo di capofila, pena la revoca dell’intero contributo concesso al progetto, non oltre i 90 giorni precedenti alla conclusione del progetto stesso.
I partners subentranti devono possedere gli stessi requisiti richiesti in sede di domanda per l’ammissione al contributo.
La rinuncia di uno dei partners ha come effetto la revoca dell’eventuale contributo allo stesso concesso e la restituzione delle somme percepite.
Il partenariato può essere modificato solo successivamente alla conclusione della fase di ammissione a contributo.
Le spese sostenute dal partner uscente non possono essere oggetto di contributo per il partner subentrante o per gli altri soggetti del partenariato.
Le stesse possono comunque concorrere al raggiungimento della soglia minima del 70% delle spese complessive ammesse a contributo.
Nell’ipotesi di variazione del partenariato, al partner subentrante non può essere assegnato un contributo superiore a quello stabilito per il partner uscente; così come, in sede di rendicontazione, non può essere aumentata la percentuale di contributo spettante a ciascun partners, rispetto a quella stabilita in sede di ammissione.
SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili, riferite esclusivamente alla realizzazione del progetto di l’internazionalizzazione possono riguardare le seguenti tipologie:
- Partecipazione a Fiere e iniziative promozionali all’estero
- locazione, noleggio e allestimento spazio espositivo presso fiere internazionali, show room, mostre e locali per uffici,
- trasporto, assicurazione e similari;
- servizi di interpretariato e traduzione;
- Promozione, consulenze e attività di supporto specialistico all’internazionalizzazione
- promozione sui mercati di riferimento (pubblicità a mezzo stampa, web e social network);
- creazione o implementazione di siti web in inglese, e/o nella lingua del paese obiettivo del progetto di internazionalizzazione;
- realizzazione di materiale informativo;
- consulenza per analisi di mercato finalizzata alla realizzazione del progetto paese e alla messa in rete delle imprese aderenti;
- consulenza tecnica e sviluppo design per la creazione e realizzazione di nuovi prodotti manifatturieri, rispondenti alle caratteristiche e alle normative del mercato estero individuato;
- consulenza in materia contrattuale, doganale, legale e fiscale riferita ai paesi oggetto del processo di internazionalizzazione;
- consulenza ai fini della realizzazione di incontri tra operatori, con esclusione dei costi di alloggio e biglietti aereo;
- consulenza per la ricerca e selezione partner e/o distributori all’estero, con esclusione dei costi di alloggio e biglietti aereo;
- gestione e coordinamento dell’aggregazione, anche mediante acquisizione di specifica consulenza di un Temporary Export Manager ai fini della gestione e coordinamento del progetto di internazionalizzazione;
- Attività finalizzate alla costituzione di partnership con imprese estere
- analisi di investimento, studi di fattibilità diretti alla creazione di partnership con imprese estere e spese legali connesse.
INIZIO E DURATA DEL PROGETTO
L’inizio del progetto, e l’ammissione delle conseguenti spese, decorrono dal giorno di presentazione della domanda di contributo e il bando rimarrà aperto sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Il progetto dovrà essere concluso entro 24 mesi a far data dal giorno della comunicazione di concessione del contributo.
CONTRIBUTO
Ciascun progetto potrà essere ammesso per un importo di spesa non inferiore ad € 40.000,00 e non superiore ad € 200.000,00.
Il contributo concesso alle micro e piccole imprese è pari al 50% delle spese ammesse, al netto IVA, e nel limite massimo di € 100.000,00 per ciascun progetto ed è pari al 40% per le medie imprese.
Ogni impresa dovrà impegnarsi alla compartecipazione nelle spese con una percentuale non inferiore al 5 per cento del costo totale del progetto, calcolata nel limite massimo di spesa di € 200.000,00 nell’ipotesi di progetti presentati con impegni di spesa superiori.
L’aggregazione richiedente, a pena di decadenza dall’intero contributo, dovrà realizzare almeno il 70 per cento delle spese ammesse a contributo, considerate al netto IVA, fermo restando la percentuale del 5% del costo del progetto che dovrà sostenere ciascuna impresa partecipante.
DOMANDA
La domanda di aiuto può essere presentata dalla data di pubblicazione del bando sul sito internet della Regione Umbria.
IL BANDO RIMANE APERTO SINO AD ESAURIMENTO DELLE RISORSE DISPONIBILI.
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