CULTURA CREA 2.0: l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale.
TERRITORIALITA’:i finanziamenti sono attivi nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
BENEFICIARI:
STARTUP, per la nascita di nuove imprese di micro, piccola e media dimensione della filiera culturale e creativa;
IMPRESE E COOPERATIVE, per la crescita e l’integrazione delle micro, piccole e medie imprese della filiera culturale, creativa, dello spettacolo e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici;
IMPRESE SOCIALI, per sostenere i soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, servizi e attività culturali, favorendo forme di integrazione.
AGEVOLAZIONI: contributo a fondo perduto fino al 45% e finanziamento a tasso zero fino al 45%, con una premialità aggiuntiva per giovani, donne e imprese con rating di legalità.
Gli incentivi, concessi nell’ambito del regolamento de minimis, possono coprire fino al 90%.
DOMANDE: a sportello.
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CULTURA CREA 2.0
CULTURA CREA 2.0
Cultura Crea” è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
- È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese in attuazione del PON FESR “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 (Asse Prioritario II).
Le risorse finanziarie stanziate ammontano a circa 107 milioni di euro.
È prevista una dotazione aggiuntiva di 7 milioni di euro.
TERRITORIALITA’
I finanziamenti sono attivi nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
BENEFICIARI
“Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia
- “Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (destinatarie dell’intervento PON 2014-2020 Cultura e sviluppo).
1) NUOVE IMPRESE NELL’INDUSTRIA CULTURALE
L’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia:
- team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
- le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative
2) SVILUPPO DELLE IMPRESE DELL’INDUSTRIA CULTURALE
L’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia:
- le imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi,
- comprese le cooperative
3) SOSTEGNO AI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DELL’INDUSTRIA CULTURALE
l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia:
- imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:
- ONLUS
- imprese sociali
1) NUOVE IMPRESE NELL’INDUSTRIA CULTURALE
L’incentivo “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” ha come obiettivo il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) dell’industria culturale che vogliono avviare un’attività nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
- Si rivolge alle imprese dell’industria culturale costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative e ai team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
- conoscenza: sviluppo o applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale.
- conservazione: sviluppo o applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento, ecc.
- fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione – acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione – del patrimonio culturale e risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione
- gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
- un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa
- un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.
2) SVILUPPO DELLE IMPRESE DELL’INDUSTRIA CULTURALE
L’incentivo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” prevede il sostegno allo sviluppo e al consolidamento delle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale.
Si applica nei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale.
- Si rivolge alle imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, incluse le cooperative che vogliono presentare progetti di investimento nei settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali.
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 500.000 euro nelle seguenti aree di intervento:
- servizi per la fruizione turistica e culturale
- promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali
- recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
- finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
- contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.
3) SOSTEGNO AI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DELL’INDUSTRIA CULTURALE
L’incentivo “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” punta a sostenere la sviluppo e il consolidamento di imprese e di altri soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, ai servizi e alle attività culturali, anche favorendo forme di gestione integrata.
- Si applica nei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale.
Si rivolge alle imprese – incluse le cooperative – e ad altri soggetti del terzo settore che hanno programmi di investimento fino a 400.000 euro in una o più delle seguenti aree di intervento:
- attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio
- attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio
- attività di animazione e partecipazione culturale
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
- Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.
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