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RESTO AL SUD RILANCIA: approvato un ulteriore contributo a fondo perduto fino a € 40.000 per le nuove imprese con il Decreto Rilancio. – Italia Contributi

RESTO AL SUD INVITALIA 300

RESTO AL SUD, ULTERIORE CONTRIBUTO: è  stato approvato un ulteriore contributo a fondo perduto fino a € 40.000 per le nuove imprese con il “Decreto Rilancio”, D.L. 19 maggio 2020 n. 34, art. 245.
DECRETO RILANCIO: per salvaguardare la continuità aziendale e favorire il rilancio delle imprese di Resto al Sud  è stato previsto a favore delle stesse un ulteriore contributo a fondo perduto, a copertura del fabbisogno di circolante, pari a 15.000 euro per le attività svolte in forma individuale e fino a un massimo di 40.000 euro (10.000 euro per ogni socio) per quelle esercitate in forma societaria.
CONTRIBUTO: sarà possibile fruire del contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate relative al finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa.
RESTO AL SUD NUOVE IMPRESE si tratta dell’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno e anche negli oltre cento comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche.
RESTO AL SUD IMPRESE GIA’ ATTIVE COSTITUITE DOPO IL 21 GIUGNO 2017: in aggiunta ai progetti di start up d’impresa, finanzia anche programmi di spesa volti a consolidare, diversificare, migliorare i processi produttivi di imprese già attive: unica condizione, che siano state costituite dopo il 21 giugno 2017.
LIBERI PROFESSIONISTI: dal 8 dicembre 2019 possono presentare le domande anche i liberi professionisti.
ETA’ MASSIMA: fino a 46 anni non compiuti. Le agevolazioni sono valide anche per chi era under 46 al 1 gennaio 2019.
BENEFICIARI: anche i liberi professionisti, oltre agli aspiranti imprenditori e alle imprese  individuali e societa’, ivi incluse le societa’ cooperative, già costituite o ancora da costituire.
REGIONI INTERESSATE: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e i comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche.
FINALITA’: promuovere la costituzione  e l’avvio di  nuove  imprese  nelle regioni Abruzzo,  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Sicilia, e nei Comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche, da parte di giovani imprenditori con età compresa da 18 a 46 anni.
RESIDENZA: i beneficiari della misura, se non residenti in una delle regioni ammesse, devono trasferire  la residenza nelle regioni ammissibili entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione (entro 120 giorni se residenti all’estero). Le imprese e le societa’ devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni ammissibili.
AGEVOLAZIONE MASSIMA: fino a 200.000 € di cui 35% a fondo perduto + 65% finanziamento a tasso zero senza garanzie da restituire in 8 anni, con 2 anni di pre-ammortamento.
SETTORI AMMESSI: sono  finanziate  le  attivita’  imprenditoriali  relative   a produzione di beni nei  settori dell’artigianato, dell’industria, delle produzioni agroalimentari, della pesca, dell’acquacoltura, e le attività rivolte alla  fornitura di servizi, compresi i servizi turistici. Infine sono finanziate le attivita’ facenti capo ai professionisti.
DOMANDE: La domanda si presenta esclusivamente online. Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo. 

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Basilicata,  Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Sicilia e comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche

 

 

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RESTO AL SUD: NOVITÀ DAL 2020

Le agevolazioni sono valide anche per chi era under 46 al 1 gennaio 2019;

nessun limite di età per 24 comuni del cratere sismico centro Italia.

  • Con l’arrivo del nuovo anno, sono due le importanti novità che riguardano gli incentivi Resto al Sud e la loro applicazione sui territori agevolati:

REGIME TRANSITORIO

La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto il regime transitorio in relazione all’estensione dei limiti di età. Pertanto, per il 2019 e fino al 31 dicembre 2020, potrà presentare domanda anche chi possedeva il requisito dell’età (under 46) al 1 gennaio 2019, ossia alla data di entrata in vigore della legge 145/2018 (legge di bilancio 2019). 

  • Dal 1 gennaio 2021 invece il requisito d’età dovrà essere posseduto alla data di presentazione della domanda.

NESSUN LIMITE DI ETÀ

Per 24 comuni dell’area del cratere sismico Centro Italia.

Si tratta di 24 comuni su 116 che presentano una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50%.

Questa modifica è stata introdotta dalla legge 156 del 12 dicembre 2019 (pubblicata in GU il 23 dicembre 2019) che modifica il DL 123/2019 che aveva esteso Resto al Sud ai comuni del cratere sismico centro Italia.

Elenco comuni del cratere sismico Centro Italia

Allegato 1 

Elenco dei Comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016 
(Art. 1)

REGIONE ABRUZZO. 
Area Alto Aterno – Gran Sasso Laga: 
1. Campotosto (AQ); 
2. Capitignano (AQ); 
3. Montereale (AQ); 
4. Rocca Santa Maria (TE); 
5. Valle Castellana (TE); 
6. Cortino (TE); 
7. Crognaleto (TE); 
8. Montorio al Vomano (TE). 
REGIONE LAZIO. 
Sub ambito territoriale Monti Reatini: 
9. Accumoli (RI); 
10. Amatrice (RI); 
11. Antrodoco (RI); 
12. Borbona (RI); 
13. Borgo Velino (RI); 
14. Castel Sant’Angelo (RI); 
15. Cittareale (RI); 
16. Leonessa (RI); 
17. Micigliano (RI); 
18. Posta (RI). 
REGIONE MARCHE. 
Sub ambito territoriale Ascoli Piceno-Fermo: 
19. Amandola (FM); 
20. Acquasanta Terme (AP); 
21. Arquata del Tronto (AP); 
22. Comunanza (AP); 
23. Cossignano (AP); 
24. Force (AP); 
25. Montalto delle Marche (AP); 
26. Montedinove (AP); 
27. Montefortino (FM); 
28. Montegallo (AP); 
29. Montemonaco (AP); 
30. Palmiano (AP); 
31. Roccafluvione (AP); 
32. Rotella (AP); 
33. Venarotta (AP). 
Sub ambito territoriale Nuovo Maceratese: 
34. Acquacanina (MC); 
35. Bolognola (MC); 
36. Castelsantangelo sul Nera (MC); 
37. Cessapalombo (MC); 
38. Fiastra (MC); 
39. Fiordimonte (MC); 
40. Gualdo (MC); 
41. Penna San Giovanni (MC); 
42. Pievebovigliana (MC); 
43. Pieve Torina (MC); 
44. San Ginesio (MC); 
45. Sant’Angelo in Pontano (MC); 
46. Sarnano (MC); 
47. Ussita (MC); 
48. Visso (MC). 
REGIONE UMBRIA. 
Area Val Nerina: 
49. Arrone (TR); 
50. Cascia (PG); 
51. Cerreto di Spoleto (PG); 
52. Ferentillo (TR); 
53. Montefranco (TR); 
54. Monteleone di Spoleto (PG); 
55. Norcia (PG); 
56. Poggiodomo (PG); 
57. Polino (TR); 
58. Preci (PG); 
59. Sant’Anatolia di Narco (PG); 
60. Scheggino (PG); 
61. Sellano (PG); 
62. Vallo di Nera (PG).

Allegato 2 
Elenco dei Comuni colpiti dal sisma del 26 e del 30 ottobre 2016 
(articolo 1) 
REGIONE ABRUZZO: 
1. Campli (TE); 
2. Castelli (TE); 
3. Civitella del Tronto (TE); 
4. Torricella Sicura (TE); 
5. Tossicia (TE); 
6. Teramo. 
REGIONE LAZIO: 
7. Cantalice (RI); 
8. Cittaducale (RI); 
9. Poggio Bustone (RI); 
10. Rieti; 
11. Rivodutri (RI). 
REGIONE MARCHE: 
12. Apiro (MC); 
13. Appignano del Tronto (AP); 
14. Ascoli Piceno; 
15. Belforte del Chienti (MC); 
16. Belmonte Piceno (FM); 
17. Caldarola (MC); 
18. Camerino (MC); 
19. Camporotondo di Fiastrone (MC); 
20. Castel di Lama (AP); 
21. Castelraimondo (MC); 
22. Castignano (AP); 
23. Castorano (AP); 
24. Cerreto D’esi (AN); 
25. Cingoli (MC); 
26. Colli del Tronto (AP); 
27. Colmurano (MC); 
28. Corridonia (MC); 
29. Esanatoglia (MC); 
30. Fabriano (AN); 
31. Falerone (FM); 
32. Fiuminata (MC); 
33. Folignano (AP); 
34. Gagliole (MC); 
35. Loro Piceno (MC); 
36. Macerata; 
37. Maltignano (AP); 
38. Massa Fermana (FM); 
39. Matelica (MC); 
40. Mogliano (MC); 
41. Monsapietro Morico (FM); 
42. Montappone (FM); 
43. Monte Rinaldo (FM); 
44. Monte San Martino (MC); 
45. Monte Vidon Corrado (FM); 
46. Montecavallo (MC); 
47. Montefalcone Appennino (FM); 
48. Montegiorgio (FM); 
49. Monteleone (FM); 
50. Montelparo (FM); 
51. Muccia (MC); 
52. Offida (AP); 
53. Ortezzano (FM); 
54. Petriolo (MC); 
55. Pioraco (MC); 
56. Poggio San Vicino (MC); 
57. Pollenza (MC); 
58. Ripe San Ginesio (MC); 
59. San Severino Marche (MC); 
60. Santa Vittoria in Matenano (FM); 
61. Sefro (MC); 
62. Serrapetrona (MC); 
63. Serravalle del Chienti (MC); 
64. Servigliano (FM); 
65. Smerillo (FM); 
66. Tolentino (MC); 
67. Treia (MC); 
68. Urbisaglia (MC). 
REGIONE UMBRIA: 
69. Spoleto (PG)

AVVIO DI NUOVE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI GIOVANILI NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO E NEI COMUNI DEL CRATERE SISMICO IN UMBRIA, LAZIO  e MARCHE

DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91 

FINALITA

Promuovere la costituzione  di  nuove  imprese  nelle regioni Abruzzo,  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Sicilia, e nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche, da parte di giovani imprenditori con età compresa da 18 a 46 anni.

SOSTEGNO ALLA NUOVA IMPRENDITORIA

Attraverso la misura “Resto al sud” si offre un forte sostegno alla nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi propri per avviare un’attività propria, nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agroindustria, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi con una dotazione di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante, per ciascun giovane fino ad un massimo di 4 per € 200.000.

BENEFICIARI

Nuova imprenditoria giovanile, tra i 18 e i 46 anni di età, residenti o non residenti in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria  e e nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche che hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria  e nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche.

Le domande  possono essere presentate, fino  ad esaurimento delle risorse, dai soggetti che siano gia’ costituiti al momento della presentazione o si costituiscano, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione  del positivo esito dell’istruttoria nelle seguenti forme  giuridiche: 

  • a) impresa  individuale; 
  • b) societa’, ivi incluse le societa’ cooperative.
  • c) PROFESSIONISTI

I soggetti beneficiari della misura, se non residenti, devono trasferire  la residenza nelle regioni ammissibili entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione (entro 120 giorni se residenti all’estero) e mantenerla per  tutta  la  durata  del finanziamento. Le imprese e le societa’ devono avere, per tutta la durata del finanziamento,  sede  legale  e operativa in una delle regioni ammissibili.

Pertanto sono ammesi anche i giovani attualmente non residenti nelle regioni interessate o anche residenti all’estero.

REQUISITI

La misura e’ rivolta ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed  i 46 anni che presentino i seguenti requisiti:

  • a) siano residenti o non residenti nelle regioni Abruzzo,  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Sicilia e nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche al momento della presentazione della domanda o che vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria o entro 120 giorni se residenti all’estero.
  • b) non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’.
  • c) non essere stati titolari di attività di impresa in esercizio alla data di entrata in vigore del D.L. 91/2017 cioè al 21 giugno 2017.

Le societa’ possono essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti.

  • I soci di cui al periodo precedente non possono accedere alle agevolazioni.

Nel caso in cui i soggetti si costituiscano in societa’ cooperative, le medesime societa’ possono essere destinatarie, nei limiti delle risorse disponibili, anche degli interventi di cui all’articolo 17 della legge 27 febbraio 1985, n. 49.

  • I soggetti risultati beneficiari delle agevolazioni non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, al momento della concessione delle agevolazioni a pena di decadenza del provvedimento di concessione.

SETTORI AMMESSI

Sono  finanziate  le  attivita’  imprenditoriali  relative   a produzione di beni nei  settori 

  • dell’artigianato;
  • dell’industria;
  • agroalimentare
  • della pesca;
  • dell’acquacoltura;

inoltre sono finaziate le attività rivolte alla  fornitura  di  servizi, compresi i servizi turistici.

  • INFINE SONO FINANZIATE LE ATTIVITA’ FACENTI CAPO AI PROFESSIONISTI

SETTORI ESCLUSI

Sono escluse

  • il settore del commercio;

ATTIVITA’ ESCLUSE

  • Sono escluse dal finanziamento le attivita’ del  commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa.

ELENCO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI

SECONDO LA CLASSIFICAZIONE ATECO 2007

  • 1. Tutta la sezione A 
    “AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA” 
    ad eccezione della divisione 03 – “PESCA E ACQUACOLTURA”.
  • 2. Tutta la sezione G
     “COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO;
    RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI” 

ad accezione 
della classe 45.20: “Manutenzione e riparazione di autoveicoli” 
e della categoria 45.40.3 “Manutenzione e riparazione di autoveicoli”.

ad eccezione 
della classe 68.20 “Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing”.

  • 5. Tutta la sezione O
    “AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA”.
  • 6. Tutta le Sezione T
    “ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE”.
  • 7. Tutta la Sezione U 
    “ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI”.

SPESE AMMESSE

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le  spese necessarie alle finalita’ del programma di spesa, sostenute dal soggetto beneficiario e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti  nelle  seguenti categorie:

  • a) opere edili relative  a  interventi  di  ristrutturazione  e/o manutenzione  straordinaria  connessa  all’attivita’ del   soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;   
  • b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  • c)  programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima  del venti per cento del programma di  spesa;
    sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.
  • sono  ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti  finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali  canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.

SPESE ESCLUSE

Non sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le seguenti spese:

  • a) relative ai beni acquisiti  con  il  sistema  della  locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei  canoni di leasing maturati entro il  termine  di  ultimazione  del  progetto imprenditoriale di cui all’articolo 4;
  •     b) per l’acquisto di beni  di  proprieta’  di  uno  o  piu’  soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci  persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti  o  affini  dei soci stessi entro il terzo grado;
  •     c) riferite a investimenti  di  mera  sostituzione  di  impianti, macchinari e attrezzature;
  •     d) effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
  •     e) relative a commesse interne;
  •     f) relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
  •     g) notarili, imposte, tasse;
  •     h) relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma  di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  •     i) di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00);
  •     j) relative alla progettazione, alle consulenze e  all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti  delle  imprese  individuali  e  delle societa’, nonche’ agli  organi  di  gestione  e  di  controllo  delle societa’ stesse.

Le imprese e le societa’ possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente.

CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO

Finanziamento complessivo di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante.

  • Il finanziamento residuale, rispetto alla quota di contributo a fondo perduto, sarà a tasso zero ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia per le PMI.
  • Il finanziamento bancario e’ rimborsato entro otto anni dall’erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento.

  • La garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI e’ rilasciata nella misura dell’80 per cento dell’importo del finanziamento bancario.

Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad  un  massimo di 50 mila euro.

ISTANZA PRESENTATA DA PIU’ SOGGETTI

AMMONTARE MASSIMO COMPLESSIVO DI 200 MILA EURO

  • Nel caso in cui l’istanza  sia  presentata  da  piu’ soggetti  gia’ costituiti o che intendano  costituirsi in forma societaria, ivi incluse le societa’  cooperative, l’importo  massimo del finanziamento erogabile e’ pari a 50 mila euro per ciascun socio, che presenti i requisiti di ammissibilità,  fino  ad  un  ammontare massimo complessivo di 200 mila euro, ai  sensi e  nei  limiti  del regolamento  (UE)  n.  1407/2013  sulla  disciplina  degli  aiuti  de minimis.

Le società cooperative possono cumulare i finanziamenti con le agevolazioni a valere sul fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occcupazione di cui all articolo 17 dell L.49/1985.

Le societa’ possono  essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti  anagrafici, a condizione che la presenza di tali  soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo dei componenti  e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci. I soci di cui al  periodo  precedente non possono accedere ai finanziamenti.

ARTICOLAZIONE FINANZIAMENTI

I FINANZIAMENTI SONO COSI’ ARTICOLATI:

  • a) 35 per cento come  contributo  a  fondo  perduto  
    erogato  dal soggetto gestore della misura;
  • b) 65 per cento sotto forma di prestito a tasso zero, 
    concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione.

Il prestito  di  cui  al  periodo  precedente  e’ rimborsato  entro  otto  anni  complessivi  dalla   concessione   del finanziamento, di  cui  i  primi  due  anni  di  pre-ammortamento,  e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia.

Il prestito di cui alla lettera b) beneficia:

  • a) di  un  contributo  in  conto  interessi  per  la  durata  del prestito, corrisposto dal soggetto gestore della misura agli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento;
  • b) di una garanzia nella misura stabilita dal decreto per  la  restituzione  dei  finanziamenti  concessi  dagli istituti di credito da parte del soggetto gestore. La garanzia verrà concessa a valere su una sezione speciale del fondo di garanzia delle PMI. la cui disciplina dovrà essere stabilità da un apposito Decreto del MISE di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze.

CUMULO DELLE AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni sono cumulabili esclusivamente con altre agevolazioni concesse all’impresa a titolo di de minimis, nei limiti dei massimali previsti dai Regolamenti de minimis.

AVVIO PROGETTI IMPRENDITORIALI

I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della societa’ nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche ai sensi dell’articolo 3.

  • A tal fine, per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni.
  • La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro ventiquattro mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui il Soggetto gestore accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente.
  • Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile.

PROGETTO IMPRENDITORIALE

Il progetto imprenditoriale, da compilare utilizzando la procedura informatica, deve contenere:

  • a) dati e profilo del soggetto richiedente;
  • b) descrizione dell’attivita’ proposta;
  • c) analisi del mercato e relative strategie;
  • d) aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
  • e) aspetti economico-finanziari.

DOMANDE

Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo. 

CHIEDI INFORMAZIONI 200PX 5 BIANCO    PULSANTE VERDE CHIARO 210

 

DECRETO LIQUIDITà 800

  

 

 FINANZIAMENTI PRIVATI 800

 

 

SABATINI 2020 2024 800

 

 

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NITO 2020 800

 

 

SLIDER FINANZIAMENTI AGEVOLATI 800

 

 

SMART START BANNER 800X115

 

 

SLIDER FINANZAIMENTO DI STRUTTURE PERMANENTI IN PAESI EXREA UE 800

 

 

CONTRATTI DI SVILUPPO IMPRESE AGROINDUSTRIALI BANNER 800 

 

FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE FNI SLIDER 800

 

 

PRESTITO SCORTE E CIRCOLANTE 800

 

 

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