Emilia-Romagna , Commercio Equo e Solidale: contributi per promozione di iniziative.
CONTRIBUTI: Sono previsti contributi, in regime de minimis, nella misura massima del 100% delle spese ammissibili, agli enti e organizzazioni del commercio equo e solidale riconosciuti dalla Regione Emilia Romagna finalizzati alla realizzazione delle giornate del commercio equo e solidale quale momento di incontro tra la comunità emiliano-romagnola e la realtà del commercio equo e solidale, nonché attraverso le seguenti attività di:
– promozione di iniziative divulgative e sensibilizzazione mirate a diffondere la realtà del commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo, in particolare delle ricadute sociali ed ambientali derivanti dalla produzione e commercializzazione del prodotto;
– promozione di specifiche azioni educative nelle scuole, finalizzate a conoscere le problematiche connesse alle implicazioni delle scelte di consumo, stimolando una riflessione sul consumo consapevole e sulle opportunità offerte dai prodotti del commercio equo e solidale;
– promozione di iniziative di formazione per gli operatori ed i volontari delle organizzazioni del commercio equo e solidale;
– promozione di un portale regionale per il commercio equo e solidale, in cui inserire informazioni in materia di commercio equo e solidale;
– promozione dei prodotti del commercio equo e solidale presso gli enti pubblici, al fine di un possibile utilizzo nei punti di somministrazione interni, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di acquisto di beni e servizi da terzi;
Sono ammissibili le iniziative la cui realizzazione abbiano avuto inizio a partire dal 01/01/2017 e completate entro il 31/12/2017.
Le domande devono essere presentate entro e non oltre il 15 settembre 2016.
EMILIA-ROMAGNA L.R. 26/09
CONTRIBUTI AI SOGGETTI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE. ANNO 2016
L.R. 26/09 – Bando per la concessione dei contributi di cui all’art. 6 ai soggetti del commercio equo e solidale individuati dalla Regione Emilia-Romagna senza fini di lucro. Anno 2016
Sono concessi contributi ai soggetti del Commercio Equo e Solidale individuati dalla Regione Emilia-Romagna per la realizzazione di progetti finalizzati alla promozione e diffusione del commercio equo e solidale mediante organizzazione della giornata regionale del commercio equo e solidale quale momento di incontro tra la comunità emiliano-romagnola e la realtà del commercio equo e solidale e nonché attraverso le seguenti attività di:
- promozione di iniziative divulgative e di sensibilizzazione mirate a diffondere la realtà del commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo, in particolare delle ricadute sociali ed ambientali derivanti dalla produzione e commercializzazione del prodotto;
- – promozione di specifiche azioni educative nelle scuole, finalizzate a conoscere le problematiche connesse alle implicazioni delle scelte di consumo, stimolando una riflessione sul consumo consapevole e sulle opportunità offerte dai prodotti del commercio equo e solidale;
- promozione di iniziative di formazione per gli operatori ed i volontari delle organizzazioni del commercio
equo e solidale; - promozione di un portale regionale per il commercio equo e solidale, in cui inserire informazioni in
materia di commercio equo e solidale; - promozione dei prodotti del commercio equo e solidale presso gli enti pubblici, al fine di un possibile utilizzo nei punti di somministrazione interni, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di acquisto di beni e servizi da terzi;
BENEFICIARI
Sono ammissibili i soggetti del commercio equo e solidale individuati dalla Regione Emilia-Romagna antecedentemente la data di presentazione della domanda, che mantengono i requisiti richiesti ai fini dell’individuazione ai sensi della L.R. 26/2009 e della D.G.R. n. 1457/2010.
- L’impresa deve essere attiva e nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non in stato di fallimento, concordato
preventivo, amministrazione controllata o straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria. - Costituisce, inoltre, condizione di ammissibilità, l’assenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste all’art. 67 del D.Lgs. 159/2011 e successive modificazioni (Codice antimafia), per i soggetti previsti, a seconda della tipologia dell’impresa richiedente, all’art. 85 del medesimo decreto.
- I progetti presentati e gestiti da singoli soggetti saranno esclusi.
- Ciascun soggetto può partecipare ad un solo progetto.
DECORRENZA DELLE INIZIATIVE E TEMPI DI ATTUAZIONE
Sono ammissibili le iniziative la cui realizzazione abbiano avuto inizio a partire dal 01/01/2017 e completati
entro il 31/12/2017.
- Non sono previste proroghe dei termini di conclusione e rendicontazione dell’intervento.
- I soggetti beneficiari del contributo dovranno comunicare l’avvio del progetto, entro e non oltre 2 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, pena la revoca del contributo stesso.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili solo le spese organizzative, escluse quindi le spese di partecipazione dei vari soggetti.
In particolare sono ammissibili le spese sostenute e pagate nel periodo (01/01/2017 – 31/12/2017), per:
- a) servizi relativi a:
1. realizzazione di appositi programmi informatici per l’intervento;
2. iniziative di comunicazione relative alla realizzazione ed organizzazione di iniziative formative, informative e di sensibilizzazione, nonché alle attività divulgative dell’intervento realizzato;
3. pubblicità su emittenti radiotelevisive e su testate giornalistiche delle iniziative organizzate nei limiti del 10% del totale delle spese ammissibili;
4. consulenze professionali, prestate in base a lettera di incarico specifico del soggetto beneficiario/attuatore, da imprese o società, anche in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese, o da altri soggetti privati aventi personalità giuridica o da enti pubblici, ovvero da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto ovvero, per le professioni non regolamentate, da persone fisiche munite di specifico titolo di livello universitario e dotati di adeguata e non occasionale esperienza, comprovata dai relativi curricula che devono risultare agli atti;
- b) spese per il personale dipendente e ad altre figure a questo assimilate dalla normativa vigente,
compreso il personale con rapporto di lavoro parasubordinato nonché il personale impegnato, con
qualsiasi tipologia contrattuale, in via specifica per la realizzazione del progetto con esclusione delle
prestazioni professionali di cui alla lettera a); - c) spese generali: si riferiscono a spese per le quali non è possibile determinare l’esatto importo destinato
ad ogni singola attività, come, ad esempio, affitto di locali, illuminazione, riscaldamento, assicurazioni,
uso di telefono, fax, servizi postali e di corriere, viaggi e missioni del personale dipendente come
definito alla precedente lettera b) e altre spese non rientranti nelle categorie di cui alle lettere a), b).
Tali spese sono riconosciute forfettariamente e senza obbligo di rendicontazione, per un importo pari al
30% delle spese ammesse a finanziamento.
I soggetti prestatori di consulenze di cui alla lett. a) non devono ricoprire cariche sociali presso il soggetto richiedente, né essere loro dipendenti.
Le spese del personale di cui alla lett. b) devono, ai fini della relativa rendicontazione, essere quantificate e calcolate in termini di ore/uomo e non devono superare le retribuzioni e gli oneri normalmente risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili alla categoria, né essere al di sotto del minimo sindacale stabilito per la categoria interessata.
CRITERI DI PRIORITÀ
In considerazione della natura di alcune iniziative finanziabili che richiedono necessariamente una realizzazione unitaria, si ritiene opportuno, anche al fine di perseguire con maggiore efficacia ed efficienza gli obiettivi previsti, la presentazione in forma associata, di un unico progetto da realizzarsi con la partecipazione coordinata di tutti i soggetti del commercio equo e solidale individuati dalla Regione Emilia-Romagna che abbiano interesse.
- In caso di più progetti, la predisposizione della graduatoria, deve comunque tener conto della diffusione del soggetto richiedente sul territorio regionale nonché dell’integrazione e del coordinamento tra i soggetti del commercio equo e solidale riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna, assegnando:
– 1,00 punto per ogni soggetto partner al progetto;
– 0,10 punto per ogni sede attiva nei comuni capoluogo di provincia ivi compreso Cesena;
– 0,05 punti per ogni sede attiva nei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti;
– 0,03 punti per ogni sede attiva nei restanti comuni.
A parità di punteggio assegnato la graduatoria verrà ordinata nell’ottica di privilegiare l’investimento più alto.
CONTRIBUTO
Il contributo viene concesso in regime “de minimis” secondo quanto stabilito nel Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato su funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis” .
- Il contributo è concesso, nel rispetto del suddetto regime di aiuto, nella misura massima del 100% delle spese ammissibili, secondo l’ordine della graduatoria contenente l’indicazione del punteggio ottenuto e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, pari ad € 120.000,00.
Il presente contributo regionale non è cumulabile con altri contributi.
DOMANDE
La domanda di contributo deve essere inviata alla Regione Emilia Romagna entro e non oltre 15 settembre 2016
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