Si tratta dei Contributi a fondo perduto per spese connesse all’avvio e al funzionamento dei primi tre anni di attività professionale in forma associata.
Beneficiari sono gli Studi associati, le società, diverse dalle società tra professionisti (STP), e le Società tra professionisti (STP).
Requisiti: Aver iniziato l’attività professionale da non più di tre anni decorrenti dalla data di apertura della partita iva dello studio associato o della società; Sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia e Svolgimento esclusivamente di un’attività libera e professionale.
L’ammontare del contributo è pari al 50% delle spese ammesse. Il contributo minimo è pari a 1.500,00 euro e contributo massimo è pari a 20.000,00 euro. Richiedi informazioni
FRIULI VENEZIA GIULIA:
CONTRIBUTI PER AVVIO DI FORME ASSOCIATE E SOCIETARIE TRA PROFESSIONISTI
AGEVOLAZIONE
Contributo a fondo perduto per spese connesse all’avvio e al funzionamento dei primi tre anni di attività di uno studio associato o di una società tra professionisti.
BENEFICIARI
- – Studi associati e società, diverse dalle società tra professionisti (STP), composti esclusivamente da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti tipologie:
- – professionisti ordinistici regolarmente iscritti a ordini o collegi professionali ai sensi dell’articolo 2229 del Codice civile;
- – professionisti non ordinistici, iscritti ad una associazione professionale inserita, ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate), nell’elenco delle associazioni professionali che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi, pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico nel proprio sito internet
- – professionisti non ordinistici, iscritti ad un’associazione inserita nel Registro delle associazioni di cui all’articolo 4 della legge regionale n. 13/2004
- – Società tra professionisti (STP) costituite ai sensi dell’articolo 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183, regolarmente iscritte al registro delle imprese e presso l’ordine o il collegio professionale di appartenenza, secondo quanto disposto dal decreto del Ministro della Giustizia 8 febbraio 2013, n. 34 (Regolamento in materia di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico, ai sensi dell’articolo 10, comma 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183
REQUISITI
- – Aver iniziato l’attività professionale da non più di tre anni decorrenti dalla data di apertura della partita iva dello studio associato o della società;
- – Sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia
- – Svolgimento esclusivamente di un’attività libera e professionale
ESCLUSIONI
Sono esclusi gli studi associati e le società che hanno tra i componenti almeno uno dei seguenti soggetti:
- – lavoratori dipendenti
- – titolari di pensione di vecchiaia o di anzianità erogata dall’I.N.P.S. o da altre casse pubbliche o private
- – collaboratori di impresa familiare
- – artigiani
- – commercianti
- – coltivatori diretti
- – titolari di impresa individuale
- – amministratori di società di persone o di capitali, diverse da quelle per cui si richiede il contributo
Sono escluse dal beneficio le società di fatto.
PIANO DI SPESA
Sono ammesse a contributo esclusivamente le domande che prevedono un piano di spesa ammissibile non inferiore a 3.000,00 euro.
SPESE AMMESSE
Sono ammesse a contributo le spese strettamente connesse all’avvio e al funzionamento dei primi tre anni di attività professionale, sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda ed entro la scadenza del triennio.
VOCI DI SPESA AMMISSIBILE A CONTRIBUTO:
- – attrezzature tecnologiche finalizzate all’impianto e allo svolgimento dell’attività, comprese le relative spese per l’installazione
- – arredi
- – beni strumentali, macchine d’ufficio, attrezzature, anche informatiche
- – software
- – realizzazione o revisione di un sito internet
- – spese per l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata e suo mantenimento
- – sistemi di sicurezza per contrastare atti criminosi, quali impianti di allarme, blindature, porte e rafforzamento serrature, telecamere antirapina e sistemi antifurto, casseforti, nonché interventi similari; tali spese non possono essere effettuate per l’abitazione principale
- – costi di iscrizione per partecipazione a fiere, manifestazioni, eventi e congressi in ambito nazionale e internazionale afferenti al settore di appartenenza
- – abbonamenti a pubblicazioni specializzate e a banche dati
- – acquisto di testi
- – materiali e servizi relativi a pubblicità e attività promozionali
- – adempimenti previsti per legge per l’avvio dell’attività professionale
- – adeguamento o ristrutturazione dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale. Rientrano le spese sostenute per opere edili, per realizzazione o adeguamento di impiantistica generale e relative spese di progettazione, direzione e collaudo, nei limiti massimi fissati ai sensi del decreto del Presidente della Regione 20 dicembre 2005, n. 453 (legge regionale 31 maggio 2002, n.14 articolo 56, comma 2. Determinazione aliquote spese di progettazione, generale e di collaudo). Il limite massimo di spesa è pari a 10.000,00 euro e l’immobile oggetto dell’intervento deve essere di proprietà del beneficiario o nella disponibilità dello stesso mediante adeguato titolo almeno fino al termine di scadenza del vincolo di destinazione dei beni;
- – locazione dei locali adibiti all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale, nel limite massimo di spesa pari a 10.000,00 euro e per il periodo massimo finanziabile di dodici mesi
- – premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni, rilasciate nell’interesse del professionista beneficiario da banche o istituti assicurativi, nel limite di spesa massima pari a 2.000,00 euro
- – oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito con riguardo agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia, nel limite di spesa massima pari a euro 1.000,00
LE SPESE AMMISSIBILI SONO AL NETTO DELL’IVA
Sono ammissibili le spese al lordo dell’IVA, qualora l’imposta sia indetraibile e rappresenti un costo riconoscibile
CONTRIBUTO
L’ammontare del contributo è pari al 50% delle spese ammesse.
Il contributo minimo è pari a 1.500,00 euro e contributo massimo è pari a 20.000,00 euro
Non vengono concessi contributi per domande che prevedono piani di spesa ammissibile inferiori a 3.000,00 euro.
DOMANDA
La domanda può essere presentata per due volte nell’arco del triennio, fino al raggiungimento del limite massimo di contributo pari a euro 20.000,00.
Il triennio decorre dalla data di rilascio del certificato di attribuzione del numero di partita I.V.A. da parte dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente.
Non sono finanziabili le domande presentate successivamente alla scadenza del termine del triennio di attività.
La domanda di contributo deve essere presentata prima dell’avvio del piano di spesa.
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