PUGLIA, Contratti di Programma, PIA Piccole Imprese, modificato il bando per i Programmi Integrati di agevolazioni.
Beneficiari sono le imprese di piccola dimensione, in regime di contabilità ordinaria, che abbiano già approvato almeno tre bilanci, abbiano registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro ed abbiano registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
Inoltre sono beneficiarie anche le imprese di piccola dimensione non attive, controllata da una piccola impresa che abbia approvato almeno tre bilanci alla data di presentazione della domanda, abia registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro e abbia registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
Con il PIA si possono realizzare investimenti in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia e riguardanti la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di unità produttive esistenti, la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Sono ammissibili ai contributi gli investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere e di alcune attività di servizi.
L’ importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili deve essere compreso tra 1 milione di euro e 20 milioni di euro.
E’ previsto un contributo a fondo perduto fino al 45% per gli investimenti e fino al 70% per le spese in ricerca e sviluppo. Chiedi informazioni
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REGIONE PUGLIA
Programmi Integrati di Agevolazioni PIA Piccole Imprese
(Art. 27 Reg. Regionale 17/2014)
- Un’impresa di piccola dimensione
come da definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014,
in regime di contabilità ordinaria, che:
- alla data di presentazione della domanda abbia già approvato almeno tre bilanci;
- abbia registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro
- ed abbiano registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
- Un’impresa di piccola dimensione non attiva,
controllata da una piccola impresa
che abbia:- approvato almeno tre bilanci alla data di presentazione della domanda;
- registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro;
- registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
ATTIVITA’ AMMESSE
Con il PIA si possono realizzare investimenti in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia e riguardanti:
- la realizzazione di nuove unità produttive;
- l’ampliamento di unità produttive esistenti;
- la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
- un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
SETTORI AMMESSI
Sono ammissibili gli investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere
di cui alla sezione “C” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”
ad eccezione dei gruppi e classi di cui alla sezione “C” afferenti i settori esclusi e di seguito indicati:
- 12.0 “Industria del tabacco”;
- 20.6 “Fabbricazione di fibre sintetiche e artificiali”;
- 24.1 “Siderurgia”;
- 24.2 “Fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato)”;
- 30.11.02 “Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche (esclusi i sedili per navi)”.
- 33.15 “Riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni (esclusi i motori),”limitatamente alla “riparazione e manutenzione ordinaria di navi”.
Sono ammissibili anche gli investimenti riguardanti i seguenti servizi
di cui alla “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”:
- “52”,
- “58”,
- “59”,
- “61”,
- “62”,
- “72”,
nonché le sottocategorie
- “38.21.09” limitatamente al trattamento che precede lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi speciali solidi o non solidi speciali,
- “38.22.00 Trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi” limitatamente allo smaltimento dei rifiuti di amianto,
- “38.31.10 Demolizione di carcasse”,
- “38.31.20 Cantieri di demolizione navali”,
- “38.32.10 Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici”,
- “38.32.20 Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per produzione di materie prime plastiche, resine sintetiche”,
- “38.32.30 Recupero e preparazione per il riciclaggio di rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse”.
AMMONTARE DEGLI INVESTIMENTI
- Le istanze di accesso devono riguardare progetti integrati di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi
- tra 1 milione di euro
- e 20 milioni di euro.
PER PROGETTO INTEGRATO SI INTENDE
- un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi
- per la cui realizzazione sono previsti investimenti in attivi materiali,
- che devono essere obbligatoriamente integrati con investimenti in ricerca e sviluppo
- e/o con investimenti in innovazione tecnologica dei processi e dell’organizzazione.
- Inoltre, il progetto può essere integrato con investimenti per l’acquisizione di servizi.
L’ammontare degli investimenti in Attivi Materiali non potrà comunque essere inferiore al 20% degli investimenti complessivi ammissibili per impresa.
CONTRIBUTO
E’ PREVISTO UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO:
- fino al 45% per gli investimenti
- e fino al 70% per le spese in ricerca e sviluppo.
DOMANDE
- PROCEDURA A SPORTELLO
- Le domande devono essere inoltrate in via telematica
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