RESTO AL SUD, PUBBLICATE LE FAQ PER LE AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI DEL MEZZOGIORNO CHE INTENDONO METTERSI IN PROPRIO.
RESTO AL SUD: si tratta di un agevolazioni per i giovani di Campania, Sicilia, Calabria, Sardegna, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata.
Le agevolazioni coprono fino al 100% delle spese: il 35% a fondo perduto, il 65% con un finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia delle Pmi. I relativi interessi saranno a carico dello Stato.
RICORDIAMO CHE RESTO AL SUD è la nuova misura per under 35 del Mezzogiorno, gestita da Invitalia, finalizzata a incentivare i giovani all’avvio di attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno.
BENEFICIARI: imprenditori under 35 residenti o non residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che abbiano già avviato o intendono avviare un’impresa nelle suddette regioni. Se non residenti, dovranno trasferire la loro residenza entro 60/120 giorni dalla comunicazione di ammissione alla agevolazione.
SETTORI AMMESSI: Sono finanziate le attivita’ imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca, dell’acquacoltura e le attività rivolte alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.
SETTORI ESCLUSI: attività professionali e commercio.
SPESE AMMESSE: a) opere edili nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica; c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa;sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.
CONTRIBUTO: l’incentivo prevede un finanziamento fino ad un massimo di 50 mila euro per ciascun richiedente, con una quota a fondo perduto del 35 per cento e il restante 65 attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni e con 2 anni di pre ammortamento.
TETTO MASSIMO: nel caso in cui l’istanza sia presentata dal più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 50 mila euro per ciascun socio.
DOMANDE: La domanda si presenta esclusivamente online. Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo.
ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, MOLISE, PUGLIA, SARDEGNA E SICILIA
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RESTO AL SUD
ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, MOLISE, PUGLIA, SARDEGNA E SICILIA.
AVVIO DI NUOVE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI GIOVANILI NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO.
DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91
FINALITA’
Promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori con età compresa da 18 a 35 anni.
SOSTEGNO ALLA NUOVA IMPRENDITORIA
Attraverso la misura “Resto al sud” si offre un forte sostegno alla nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi propri per avviare un’attività propria, nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi – una dotazione di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante.
RISORSE DISPONIBILI
La misura beneficia di risorse finanziarie pari a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
- La prima tranche delle risorse per il triennio 2017-2019 sono state già assegnate dal CIPE il 7 agosto 2017, quale anticipo del completo finanziamento che verrà disposto in sede di Legge di Bilancio 2018.
BENEFICIARI
Nuova imprenditoria giovanile, tra i 18 e i 35 anni di età, residenti o non residenti in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria che hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria.
REQUISITO DEL LIMITE DI ETÀ
Per gli anni 2017 e 2018, il requisito del limite di eta’ si intende soddisfatto se posseduto alla data del 21 giugno 2017, data di entrata in vigore del decreto.
- Cioè sono ammessi i giovani che non hanno compiuto il 36° anno prima del 21 giugno 2017.
Le domande possono essere presentate, fino ad esaurimento delle risorse, dai soggetti che siano gia’ costituiti al momento della presentazione o si costituiscano, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria nelle seguenti forme giuridiche:
- a) impresa individuale;
- b) societa’, ivi incluse le societa’ cooperative.
I soggetti beneficiari della misura, se non residenti, devono trasferire la residenza nelle regioni ammissibili entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione (entro 120 giorni se residenti all’estero) e mantenerla per tutta la durata del finanziamento. Le imprese e le societa’ devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni ammissibili.
Pertanto sono ammesi anche i giovani attualmente non residenti nelle regioni interessate o anche residenti all’estero.
REQUISITI
La misura e’ rivolta ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed i 35 anni che presentino i seguenti requisiti:
- a) siano residenti o non residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o che vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria o entro 120 giorni se residenti all’estero.
- b) non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’.
- c) non essere stati titolari di attività di impresa in esercizio alla data di entrata in vigore del D.L. 91/2017 cioè al 21 giugno 2017.
Le societa’ possono essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti.
- I soci di cui al periodo precedente non possono accedere alle agevolazioni.
Nel caso in cui i soggetti si costituiscano in societa’ cooperative, le medesime societa’ possono essere destinatarie, nei limiti delle risorse disponibili, anche degli interventi di cui all’articolo 17 della legge 27 febbraio 1985, n. 49.
- I soggetti risultati beneficiari delle agevolazioni non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, a pena di decadenza del provvedimento di concessione.
SETTORI AMMESSI
Sono finanziate le attivita’ imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori
- dell’artigianato;
- dell’industria;
- della pesca;
- dell’acquacoltura;
inoltre sono finaziate le attività rivolte alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.
SETTORI ESCLUSI
Sono escluse
- attività professionali;
- il settore del commercio;
ATTIVITA’ ESCLUSE
- Sono escluse dal finanziamento le attivita’ libero professionali e del commercio ad
eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa.
ELENCO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI
SECONDO LA CLASSIFICAZIONE ATECO 2007
- 1. Tutta la sezione A
“AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA”
ad eccezione della divisione 03 – “PESCA E ACQUACOLTURA”. - 2. Tutta la sezione G
“COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO;
RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI”
ad accezione della classe 45.20
“Manutenzione e riparazione di autoveicoli”
e della categoria
45.40.3 “Manutenzione e riparazione di autoveicoli”. - 3. Tutta la sezione L
“ATTIVITA’ IMMOBILIARI”
ad eccezione della classe 68.20 “Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing”. - 4. Tutta la Sezione M
“ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE” - 5. Tutta la sezione O
“AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA”. - 6. Tutta le Sezione T
“ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE”. - 7. Tutta la Sezione U
“ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI”.
SPESE AMMESSE
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalita’ del programma di spesa, sostenute dal soggetto beneficiario e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
- a) opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attivita’ del soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;
- b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
- c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa;
sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata. - sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.
SPESE ESCLUSE
Non sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
- a) relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale di cui all’articolo 4;
- b) per l’acquisto di beni di proprieta’ di uno o piu’ soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- c) riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
- d) effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
- e) relative a commesse interne;
- f) relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
- g) notarili, imposte, tasse;
- h) relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
- i) di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00);
- j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse.
Le imprese e le societa’ possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente.
CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO
- Finanziamento complessivo di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante.
- Il finanziamento residuale, rispetto alla quota di contributo a fondo perduto, sarà a tasso zero ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia per le PMI.
-
Il finanziamento bancario e’ rimborsato entro otto anni dall’erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento.
-
La garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI e’ rilasciata nella misura dell’80 per cento dell’importo del finanziamento bancario.
Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 50 mila euro.
ISTANZA PRESENTATA DA PIU’ SOGGETTI
AMMONTARE MASSIMO COMPLESSIVO DI 200 MILA EURO
- Nel caso in cui l’istanza sia presentata da piu’ soggetti gia’ costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le societa’ cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile e’ pari a 50 mila euro per ciascun socio, che presenti i requisiti di ammissibilità, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro, ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 sulla disciplina degli aiuti de minimis.
Le società cooperative possono cumulare i finanziamenti con le agevolazioni a valere sul fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occcupazione di cui all articolo 17 dell L.49/1985.
Le societa’ possono essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti anagrafici, a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo dei componenti e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci. I soci di cui al periodo precedente non possono accedere ai finanziamenti.
ARTICOLAZIONE FINANZIAMENTI
I FINANZIAMENTI SONO COSI’ ARTICOLATI:
- a) 35 per cento come contributo a fondo perduto
erogato dal soggetto gestore della misura; - b) 65 per cento sotto forma di prestito a tasso zero,
concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione.
Il prestito di cui al periodo precedente e’ rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia.
Il prestito di cui alla lettera b) beneficia:
- a) di un contributo in conto interessi per la durata del prestito, corrisposto dal soggetto gestore della misura agli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento;
- b) di una garanzia nella misura stabilita dal decreto per la restituzione dei finanziamenti concessi dagli istituti di credito da parte del soggetto gestore. La garanzia verrà concessa a valere su una sezione speciale del fondo di garanzia delle PMI. la cui disciplina dovrà essere stabilità da un apposito Decreto del MISE di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze.
CUMULO DELLE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni sono cumulabili esclusivamente con altre agevolazioni concesse all’impresa a titolo di de minimis, nei limiti dei massimali previsti dai Regolamenti de minimis.
AVVIO PROGETTI IMPRENDITORIALI
I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della societa’ nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche ai sensi dell’articolo 3.
- A tal fine, per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni.
- La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro ventiquattro mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui il Soggetto gestore accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente.
- Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile.
PROGETTO IMPRENDITORIALE
Il progetto imprenditoriale, da compilare utilizzando la procedura informatica, deve contenere:
- a) dati e profilo del soggetto richiedente;
- b) descrizione dell’attivita’ proposta;
- c) analisi del mercato e relative strategie;
- d) aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
- e) aspetti economico-finanziari.
DOMANDE
A PARTIRE DAL 15 GENNAIO 2018.
- La domanda si presenta esclusivamente online.
- Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo.
ISTRUTTORIA
Invitalia, Agenzia per l’attrazione degli investimenti, provvederà alla relativa istruttoria, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, valutando anche la sostenibilità tecnico-economica della proposta progettuale.
Le richieste di agevolazione, corredate dalla documentazione richiesta, sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Il Soggetto gestore termina l’istruttoria entro sessanta giorni dalla data di presentazione della domanda.
ESAME DI MERITO
L’esame di merito, che prevede anche un colloquio con i proponenti, e’ basato sui seguenti criteri di valutazione:
- a) adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dai soci rispetto alla specifica attivita’ prevista dal progetto imprenditoriale anche con riguardo a titoli e certificazioni possedute;
- b) capacita’ dell’iniziativa di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo;
- c) potenzialita’ del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell’iniziativa e relative strategie di marketing;
- d) sostenibilita’ tecnico-economica dell’iniziativa, con particolare riferimento all’equilibrio economico, nonche’ alla pertinenza e coerenza del programma di spesa;
- e) verifica della sussistenza dei requisiti per la concedibilita’ della garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI.
ESITO POSITIVO DELLA VALUTAZIONE
In caso di esito positivo della valutazione il soggetto gestore richiede:
- a) con riferimento ai soggetti richiedenti eventualmente non residenti nelle regioni di cui al punto 3.1, lettera a), la documentazione attestante l’avvenuto trasferimento della residenza in una di tali regioni , da far pervenire al soggetto gestore entro sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione di esito della valutazione, ovvero entro centoventi giorni per i soggetti che trasferiscano la residenza dall’estero, pena la decadenza della domanda;
- b) con riferimento ai soggetti richiedenti eventualmente non ancora costituiti nelle forme di cui al punto 3.2, la documentazione indicata al punto 5.5 da far pervenire al soggetto gestore entro sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione di esito della valutazione, pena la decadenza della domanda;
- c) la documentazione attestante l’avvenuta concessione del finanziamento bancario, di cui al punto 7.3, lettera b), al soggetto beneficiario da parte di una banca finanziatrice, da far pervenire al soggetto gestore entro 180 giorni dalla ricezione della comunicazione di esito della valutazione, pena la decadenza della domanda.
PROVVEDIMENTO DI CONCESSIONE
Verificata la completezza della documentazione presentata, il soggetto gestore procede all’adozione del provvedimento di concessione.
FAQ
DOMANDE E RISPOSTE SU “RESTO AL SUD”
CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA
Puoi chiedere le agevolazioni se alla data di presentazione della domanda:
- hai un’età compresa tra 18 e 35 anni
- sei residente in una di queste regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Puoi anche trasferire la residenza in una delle suddette regioni dopo aver presentato la domanda, entro massimo 60 giorni dall’eventuale esito positivo della valutazione (120 giorni se risiedi all’estero)
Inoltre:
- non devi essere titolare di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017
- non devi aver ricevuto negli ultimi tre anni altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità
- Vuol dire che alla data di presentazione della domanda devi avere 18 anni già compiuti o 36 anni non ancora compiuti.
- In questo caso la data da prendere in considerazione è il 21 giugno 2017
(quando è entrato in vigore il Decreto “Resto al Sud”). - Se a quella data non avevi ancora compiuto 36 anni puoi presentare la domanda, purché tu lo faccia entro la fine del 2018.
Significa che:
- nel caso di ditta individuale, non devi essere titolare di partita iva movimentata
- nel caso di società, non devi essere rappresentante legale di società iscritte al registro delle imprese e attive
La titolarità di impresa viene valutata al 21 giugno 2017.
- Quindi non puoi presentare la domanda se risulti titolare di impresa in esercizio a quella data, anche se nel frattempo l’impresa è cessata o è stata ceduta.
- Sì, ma dovrai lasciare il lavoro se la domanda viene approvata.
- Sì, se è stata costituita dopo il 21 giugno 2017.
- Puoi comunque presentare la domanda, ma a questa condizione: i soci che non rispettano i requisiti non devono superare 1/3 della compagine sociale e non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti.
COSA SI PUÒ FARE
- Produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- Fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- Servizi al turismo
- Imprese individuali
- Società di persone
- Società di capitali (comprese le unipersonali)
- Società cooperative
COSA NON SI PUÒ FARE
- Sono escluse dal finanziamento le attività agricole, libero professionali e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
- beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback
- beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado
- investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature
- il cosiddetto “contratto chiavi in mano”
- commesse interne
- macchinari, impianti e attrezzature usati
- spese notarili, imposte, tasse
- acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti
- acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante (per dettagli vedi FAQ successiva)
- progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse
- scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile)
- Ad esempio, per un’attività di somministrazione di alimenti e bevande il programma di spesa – nella categoria Macchinari, impianti e attrezzature – prevede un totale di 800 euro, suddiviso tra 250 euro di piatti, 200 euro di bicchieri e 350 euro di posate.
- Essendo queste spese riconducibili alla stessa categoria merceologica (suppellettili per la somministrazione), esse sono tutte riconosciute, con l’avvertenza che, in fase di realizzazione del progetto, sarà necessario acquisire una fattura relativa alla fornitura complessiva con il dettaglio dei singoli beni (numero di pezzi per ogni tipologia).
COSA SI PUÒ FINANZIARE
- No, i beni devono essere nuovi di fabbrica.
- È consentito solo se sono strettamente necessari al ciclo produttivo indicato nel programma di spesa. È escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto merci per conto terzi.
- Sì, se riguardano interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria connessa all’attività, nel limite massimo del 30% del programma di spesa complessivo.
- Sì, purché il sito sia legato alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
- No, il progetto imprenditoriale deve prevedere un programma di spesa completo e funzionale allo svolgimento dell’iniziativa.
- Quindi il programma di spesa per il quale si chiede il finanziamento non può avere un importo superiore all’ammontare massimo complessivo delle agevolazioni concedibili ai richiedenti.
- Per le imprese costituite: sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda.
- Per i team di persone: sono ammissibili le spese sostenute dopo la costituzione dell’impresa/società.
- I beni agevolati non possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.
LA DOMANDA: COME PRESENTARLA
- No, Resto al Sud non è un bando e non prevede scadenze, né graduatorie.
- È un incentivo “a sportello”: le domande possono essere presentate fino a quando ci sono fondi disponibili.
- Esclusivamente on line, sul sito web di Invitalia.
- La persona che compila la domanda deve essere uno dei soggetti richiedenti, in possesso dei requisiti richiesti. Il sistema informatico verifica, al momento della presentazione della domanda, che il compilatore faccia parte della compagine.
- Se il controllo dà esito negativo, non sarà possibile presentare la domanda.
- No, dopo aver compilato la domanda on line devi scaricare il file che il sistema genera alla fine della procedura, firmarlo digitalmente e caricarlo di nuovo sulla piattaforma insieme a tutta la documentazione richiesta.
- Per le ditte individuali: il titolare o futuro titolare.
- Per le società: il legale rappresentante o, nel caso di società costituenda, uno dei soggetti del team di progetto, purché in possesso dei requisiti richiesti.
- No, la procedura è tutta digitale.
- Sì, nella domanda devi indicare un indirizzo PEC a cui Invitalia invierà tutte le comunicazioni.
- La PEC deve consentire di comunicare anche con soggetti privati.
- Non sono quindi adatte le PEC governative (quelle con estensione @pec.gov.it) perché consentono la comunicazione solo tra cittadino e Pubblica Amministrazione.
- Puoi utilizzare gli appositi moduli e seguire le istruzioni in essi contenute.
- No, quando presenti la domanda non sei obbligato a inserire la documentazione tecnica. Se vuoi, puoi comunque allegarla.
- Sì.
LA DOMANDA: COME VIENE VALUTATA
- Circa due mesi.
- Normalmente l’esito della valutazione viene comunicato via PEC entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda.
- I tempi possono essere più lunghi in presenza di motivi ostativi o se viene richiesta un’integrazione di documenti.
- la prima serve a verificare il possesso dei requisiti,
- la seconda prende in esame le competenze dei soci e la fattibilità economico-finanziaria del progetto.
- Sì, tutti i componenti del team imprenditoriale devono sostenere un colloquio con gli esperti di Invitalia (nella sede di Roma o via Skype).
- Se anche un solo socio non partecipa al colloquio la domanda viene respinta.
- No, non c’è nessuna graduatoria.
- Ogni domanda viene valutata indipendentemente dalle altre e viene ammessa sulla base dei punteggi indicati nell’allegato 2 della Circolare attuativa.
- Durante la valutazione possono emergere carenze o criticità
(ad esempio:la domanda non rispetta tutti i requisiti di accesso o i punteggi assegnati per i singoli criteri di valutazione non sono sufficienti a renderla ammissibile). - In questo caso Invitalia ti comunica quali sono i motivi ostativi all’accoglimento della domanda: puoi rispondere entro 10 giorni con delle controdeduzioni scritte, che comportano un supplemento di istruttoria.
- Se le informazioni fornite consentono di superare le criticità, Invitalia ti invia la comunicazione di esito positivo. In caso contrario, ti viene comunicata la non ammissibilità della domanda.
LE AGEVOLAZIONI: COME OTTENERLE
LA MIA DOMANDA È STATA AMMESSA: COSA DEVO FARE?
Devi presentare la documentazione per dimostrare:
- il trasferimento della residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il cambio di residenza deve avvenire entro massimo 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione (120 giorni se almeno uno dei soci risiede all’estero)
- la costituzione dell’impresa entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione, oppure entro 120 giorni se almeno uno dei soci risiede all’estero
- la concessione del finanziamento bancario entro 180 giorni dalla comunicazione di esito positivo
- Puoi chiederlo solo alle banche che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI.
- La banca si impegna a concludere l’istruttoria entro 45 giorni dalla richiesta del finanziamento bancario
- oppure, per i richiedenti non ancora costituiti in società, entro 45 giorni dalla data di costituzione.
Il contributo a fondo perduto viene erogato da Invitalia per stati di avanzamento lavori (SAL).
Puoi chiedere la prima erogazione solo se:
- hai realizzato almeno il 50% del tuo progetto
- hai già ricevuto il finanziamento bancario
Puoi chiedere il primo SAL anche a fronte di fatture non quietanzate.
I tempi di erogazione sono questi:
- 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione, nel caso di primo SAL
- 60 giorni per il SAL a saldo. Quest’ultimo viene erogato dopo un esame della documentazione e a seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti realizzati e le spese sostenute
- La data di avvio è quella che compare sul primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni.
- La data di ultimazione è quella riportata nell’ultimo titolo di spesa ammissibile.
- Oltre alla proprietà dei locali, è ammesso l’affitto con un contratto regolarmente registrato di durata non inferiore a quella del finanziamento agevolato.
- Non è consentito il comodato d’uso.
- Il titolo di disponibilità della sede aziendale deve essere presentato in occasione della prima richiesta di erogazione.
- Entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, tranne i casi in cui Invitalia accerta che il ritardo non è imputabile al beneficiario.
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