POLO INDUSTRIALE DI PORTO TORRES: dal 18 novembre 2020 è online il bando per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dell’area di crisi industriale complessa “Polo Industriale di Porto Torres” in Sardegna.
FINALITA’: rilanciare le attività industriali e salvaguardare l’occupazione nel territorio interessato, attraverso il sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale previsti dalla legge n. 181/1989.
BENEFICIARI: le imprese costituite in forma di società di capitali, le società cooperative e le società consortili, sono altresì ammesse le reti di imprese mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
contributo: compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili.
RISORSE: la dotazione finanziaria complessiva per l’intervento agevolativo è pari a 22 milioni di euro.
DOMANDE: dal 15 dicembre 2020 e fino al 15 marzo 2021.
POLO INDUSTRIALE DI PORTO TORRES
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POLO INDUSTRIALE DI PORTO TORRES
Aiuti per l’area di crisi industriale complessa “Polo Industriale di Porto Torres”
- Il territorio del Polo Industriale di Porto Torres è stato riconosciuto nel 2016 “area di crisi industriale complessa”, ai sensi della disciplina in materia riordinata dal decreto-legge n. 83/2012 (art. 27).
In data 10 agosto 2020 è stato sottoscritto tra Ministero dello sviluppo economico, Agenzia nazionale politiche attive lavoro – ANPAL, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Sassari, Comune di Sassari, Comune di Porto Torres, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, un Accordo di programma per l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa Polo Industriale di Porto Torres” (PRRI), finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale.
INTERVENTO DI AIUTO AI SENSI DELLA LEGGE N. 181/1989
L’intervento ai sensi della legge n. 181/1989 è stato attivato con Circolare direttoriale 13 novembre 2020, n. 295074.
- La misura, in sintesi, promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni riportati nell’allegato n. 1 alla circolare, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti.
NUOVO BANDO
A partire dal 18 novembre 2020 è online il bando per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dell’area di crisi industriale complessa “Polo Industriale di Porto Torres” in Sardegna.
FINALITÀ
Rilanciare le attività industriali e salvaguardare l’occupazione nel territorio interessato, attraverso il sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale previsti dalla legge n. 181/1989.
RISORSE
La dotazione finanziaria complessiva per l’intervento agevolativo è pari a 22 milioni di euro.
RILANCIO AREE DI CRISI INDUSTRIALE (LEGGE 181/89)
L’intervento di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181 è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale delle aree colpite da crisi industriale e di settore.
- La riforma della disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi, di cui all’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, ha previsto l’applicazione del regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989 sia nelle aree di crisi complessa, sia nelle situazioni di crisi industriali diverse da quelle complesse che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull’occupazione. In questo secondo caso si parla di aree di crisi non complessa.
- Con decreto ministeriale 7 dicembre 2017 si è provveduto ad adeguare il decreto ministeriale 9 giugno 2015 alle nuove disposizioni comunitarie in materia di delocalizzazione introdotte dal regolamento (UE) n. 1084/2017, che modifica il Regolamento (UE) n. 651/2014.
- Con decreto ministeriale 30 agosto 2019 sono stati stabiliti i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriali, in sostituzione della disciplina attuativa recata dal DM 9 giugno 2015 e ai sensi dell’articolo 29, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (DL Crescita). Con la circolare n. 10088 del 16 gennaio 2020 sono state fornite le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni.
- Con decreto direttoriale 14 novembre 2019 è stata disposta, a partire dalle ore 12 del 14 novembre 2019, la chiusura degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione riguardanti programmi d’investimento nelle aree di crisi industriale di Livorno, di Massa Carrara, della regione Friuli Venezia Giulia e dei comuni rientranti nel Cratere sismico aquilano.
- A seguito dell’avvenuta pubblicazione della circolare n. 10088 del 16 gennaio 2020, con successivo provvedimento, le predette procedure saranno nuovamente riprese.
- Con decreto direttoriale 26 maggio 2020 è stata disposta, a partire dalle ore 12 del 1° giugno 2020, l’apertura degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione riguardanti programmi d’investimento localizzati nelle aree di crisi industriale di Livorno, di Massa Carrara, della regione Friuli Venezia Giulia e dei comuni rientranti nel Cratere sismico aquilano.
BENEFICIARI
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese costituite in forma di società di capitali, le società cooperative e le società consortili, sono altresì ammesse le reti di imprese mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
INTERVENTI AMMESSI
Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che:
- prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o alla formazione del personale, con spese ammissibili non inferiori a 1 milione di euro;
- nel caso di programma d’investimento presentato nella forma del contratto di rete, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400.000,00 euro;
- comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e/o alla formazione e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”).
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Il finanziamento agevolato concedibile è compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili.
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Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.
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Il loro importo complessivo massimo è determinato, in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.
DOMANDE
Dal 15 dicembre 2020 e fino al 15 marzo 2021.
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