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Marche: approvato il bando per lo Sostegno allo start up, sviluppo e continuità di impresa nelle aree di crisi. – Italia Contributi

MARCHE.AREE.DI.CRISIMarche: approvato il bando per lo Sostegno allo start up, sviluppo e continuità di impresa nelle aree di crisi.

Con DDPF n. 59/ACF del 31/05/2016 è stato approvato il bando di accesso ai contributi in conto capitale, sotto forma di contributo a fondo perduto, alle micro, piccole e medie imprese, per la realizzazione di progetti finalizzati allo start up, allo sviluppo e alla continuità di impresa nelle aree di crisi produttiva e occupazionale  della Regione Marche, in attuazione dell’azione 7.1, OS 7, Asse 3 del POR MARCHE FESR 2014/2020.

Il Bando prevede la concessione di contributi in conto capitale, sotto forma di contributo a fondo perduto, alle micro e piccole imprese per progetti di start up, alle micro, piccole e medie imprese per progetti  di sviluppo produttivo (ampliamento, diversificazione, riattivazione), di rilocalizzazione totale o parziale della produzione del Made in Italy, anche integrati con progetti di innovazione dell’organizzazione aziendale, e per progetti di trasferimento di impresa per favorirne la continuità.

Verranno finanziati programmi di investimento afferenti attività manifatturiere e di servizi alla produzione, nonché delle industrie culturali e creative, mentre per i progetti di rilocalizzazione (reshoring) le attività finanziate riguarderanno le produzioni del ”Made in Italy”.

I progetti dovranno essere fortemente  connessi ad un programma occupazionale finalizzato in taluni casi al mantenimento dei livelli occupazionali, in altri all’incremento degli addetti in azienda.
Le intensità di aiuto sono differenziate in base alla dimensione di impresa, alle tipologia di spesa, all’ubicazione degli investimenti programmati (zone art. 107 3c o fuori carta aiuti a finalità regionale) e alla tipologia dell’incremento occupazionale.
L’investimento minimo ammissibile sarà pari a 75.000 euro per i progetti di start up, di € 150.000,00 per i progetti di investimento produttivo e di reshoring, di € 100.000,00 per i progetti di trasferimento di impresa.

Domande dal 14 luglio 2016. Richiedi informazioni

MARCHE, SOSTEGNO ALLO START UP, ALLO SVILUPPO E ALLA CONTINUITA’ DI IMPRESA NELLE AREE DI CRISI PRODUTTIVA

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(POR) MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 3 – AZIONE 7.1

Verranno finanziati programmi di investimento afferenti attività manifatturiere e di servizi alla produzione, nonché delle industrie culturali e creative, mentre per i progetti di rilocalizzazione (reshoring) le attività finanziate riguarderanno le produzioni del ”Made in Italy”.

  • I progetti finanziari dovranno essere fortemente connessi ad un programma occupazionale finalizzato in taluni casi al mantenimento dei livelli occupazionali, in altri all’incremento degli addetti in azienda. Al tempo stesso si attiveranno meccanismi di forte sinergia con il FSE, attraverso l’indizione di appositi avvisi per misure di aiuti all’assunzione, formazione, borse lavoro, tirocini, destinati alle imprese beneficiarie del presente Bando.
  • Le intensità di aiuto sono differenziate in base alla dimensione di impresa, alle tipologia di spesa, all’ubicazione degli investimenti programmati (zone art. 107 3c o fuori carta aiuti a finalità regionale) e alla tipologia dell’incremento occupazionale.
  • L’investimento minimo ammissibile sarà pari a 75.000 euro per i progetti di start up, di € 150.000,00 per i progetti di investimento produttivo e di reshoring, di € 100.000,00 per i progetti di trasferimento di impresa.
  • La procedura utilizzata per la selezione dei progetti sarà valutativa fino ad esaurimento delle risorse disponibili, e si articolerà di un due fasi: una istruttoria, finalizzata alla verifica dei requisiti oggettivi e soggettivi di ammissibilità, e una di valutazione, riservata ai soli progetti risultati ammissibili, che sottoporrà ciascun progetto proposto ad una griglia di valutazione comprendente criteri di qualità e di efficacia.
  • Saranno approvati e ammessi a finanziamento fino a concorso delle risorse disponibili i progetti che conseguiranno un punteggio di almeno 60 su 100 punti.
  • L’istruttoria di ammissibilità sarà in carico alla Struttura regionale competente, mentre la valutazione verrà effettuata da un’apposita Commissione.

FINALITA’

In attuazione dell’Asse Prioritario 3 “Promuovere la Competitività delle piccole e medie imprese” del POR MARCHE FESR 2014/2020 (approvato dalla Commissione europea con Decisione C (2015) 926 del 12/02/2015), l’obiettivo dell’intervento è quello di contribuire, in funzione anticiclica, allo sviluppo occupazionale e produttivo nelle aree territoriali della Regione colpite da crisi diffusa delle attività produttive, attraverso un progetto complessivo di rilancio di queste zone, capace di coniugare nelle realtà aziendali di nuova costituzione o già esistenti la promozione degli investimenti con la realizzazione di un programma occupazionale e con iniziative di qualificazione del capitale umano, nonché con percorsi integrati di supporto alla creazione e al trasferimento di impresa.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse finanziarie disponibili per il periodo 2014/2020 ammontano a 17 Milioni di euro derivanti dal POR MARCHE FESR 2014/2020,

BENEFICIARI

POSSONO PARTECIPARE AL BANDO LE IMPRESE (MICRO, PICCOLE E/O MEDIE, ANCHE COOPERATIVE.

REQUISITI

Le imprese, alla data della presentazione della domanda, debbono risultare:

  • a) regolarmente iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (di seguito CCIAA) territorialmente competente e attive;
    b) nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non trovandosi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale), amministrazione controllata o scioglimento o liquidazione, né avere in atto procedimenti o provvedimenti per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui alla legge 19/03/1990, n. 55, e successive modificazioni ed integrazioni sia per l’impresa che per gli Amministratori;
  • c) in regola rispetto alle disposizioni in materia di contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori;
    d) in regola con i contratti integrativi approvati dalle maggiori rappresentanze sindacali;
  • e) in regola con la normativa antimafia;
    f) in regola con la normativa in materia di aiuti di Stato secondo la vigente normativa;
  • g) avere l’unità produttiva sede dell’investimento ubicata in una delle tre aree di crisi di cui al par. 5;
  • per le imprese prive della sede di investimento in una delle suddette aree al momento della presentazione della domanda, tale requisito dovrà sussistere alla data del primo pagamento.
  • h) l’attività economica, principale o secondaria, rientrante nella attività identificata dai codici ATECO 2007 riportati nell’ APPENDICE 1 (APPENDICE 1BIS per i progetti di trasferimento di impresa);
  • i) avere gli ulteriori requisiti previsti per l’accesso alle singole tipologie progettuali.

IMPRESE ESCLUSE

Non possono essere ammesse a contributo le imprese:

  • a) che si trovano nella condizione di impresa in difficoltà;
  • b) che si trovano in stato di liquidazione volontaria;
  • c) che sono destinatarie di provvedimenti giudiziari che applicano sanzioni interdittive che comportino il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione;
  • d) i cui soggetti muniti di poteri di amministrazione, i cui direttori tecnici sono destinatari di sentenze di condanna passate in giudicato o di decreti penali di condanna divenuti irrevocabili o di sentenze di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità europea, per reati che incidono sulla moralità professionale, per reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio e per reati in danno dell’ambiente;
  • e) i cui soggetti muniti di poteri di amministrazione o i cui direttori tecnici sono sottoposti ad un procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 27/12/1956, n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall’art. 10 della legge 31/05/1965, n. 575.

Per i progetti di start up d’impresa non sono ammissibili le domande di contributo presentate da persone fisiche: all’atto della presentazione della domanda formale di agevolazione la nuova impresa deve essere formalmente costituita, registrata e attiva.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di partecipazione al Bando (in caso di progetto di investimento produttivo, anche finalizzato al “back-reshoring” della produzione, questo può includere un progetto di innovazione di organizzazione ad esso complementare). Qualora un’impresa presenti più domande, sarà considerata ammissibile esclusivamente la prima.

ZONE AMMESSE

Possono beneficiare delle agevolazioni i progetti di impresa localizzati in una delle seguenti aree di crisi della Regione Marche:

  • area dell’Accordo di Programma Merloni
  • area del Piceno
    In quest’area i progetti potranno essere presentati solo previa adozione di successivo atto regionale, subordinatamente alla sottoscrizione dell’Accordo di programma di approvazione del Piano di riconversione e riqualificazione (PRRI) dell’area di crisi complessa Piceno-Val Vibrata;
  • area della Provincia di Pesaro-Urbino

PROGRAMMI E INVESTIMENTI AMMISSIBILI

SONO AMMISSIBILI ALLE AGEVOLAZIONI PREVISTE DAL PRESENTE BANDO LE SEGUENTI TIPOLOGIE PROGETTUALI:

  • a) progetti di start up d’impresa;
  • b) progetti di investimento produttivo presentati da imprese già esistenti per la creazione di una nuova unità produttiva, per la rilocalizzazione (“back-reshoring”) totale o parziale della produzione del “Made in Italy”, per l’ampliamento, diversificazione e acquisizione di attivi di unità produttive esistenti, anche nelle zone ex art. 107.3c della Carta degli aiuti a finalità regionale;
  • c) progetti di innovazione dell’organizzazione dell’impresa, solo in funzione sussidiaria e complementare a progetti di investimento produttivo di cui al punto b);
  • d) progetti di trasferimento d’impresa per favorirne la continuità aziendale.

Ciascun progetto d’impresa, ricadente in una delle tipologie progettuali sopra richiamate, fatta eccezione per la tipologia c), deve essere correlato ad un programma occupazionale.

PROGRAMMA OCCUPAZIONALE

I progetti debbono essere correlati ad un programma occupazionale, finalizzato al mantenimento e/o incremento dell’occupazione.

  • Tale programma ha rilevanza sia in sede di istruttoria di ammissibilità, sia in fase di valutazione dei progetti che hanno superato la prima fase istruttoria, sia in sede di quantificazione dell’agevolazione.

SEZIONE A

SOSTEGNO A PROGETTI DI START UP, DI INVESTIMENTO PRODUTTIVO E DI RILOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE


PROGETTI DI START UP D’IMPRESA

La presente linea d’intervento sostiene progetti di avvio e di consolidamento di nuove attività imprenditoriali, presentati da micro e piccole imprese, anche cooperative che, all’atto della presentazione della domanda siano costituite da non oltre tre anni e siano attive.

SPESE E COSTI AMMISSIBILI

  • a) SPESE RELATIVE ALL’IMMOBILE:sono ammissibili le spese sostenute per:
    • l’acquisto, la ristrutturazione e adeguamento di un’immobile esistente o per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà destinato all’attività aziendale o in alternativa
    • le spese per la locazione di spazi e strutture idonee per l’insediamento della nuova impresa. In tal caso sono escluse le spese di adeguamento dei locali.
    • In caso di acquisto di immobili sotto tutela concorsuale, curatela fallimentare, etc. il rogito di compravendita dovrà avvenire entro e non oltre 180 giorni consecutivi dall’avvio del progetto.
    • Possono essere concesse proroghe dietro la presentazione di documenti attestanti la fase di conclusione dell’acquisto da specificare caso per caso;
  • b) ATTIVI MATERIALI
    • (macchinari, impianti, hardware ed attrezzature varie),
    • strettamente necessari al ciclo di produzione/erogazione dei servizi, ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza.
    • Sono ammissibili anche i beni usati
  • c) PROGRAMMI INFORMATICI
    • dedicati esclusivamente all’utilizzo dei beni materiali di cui al punto precedente,
    • commisurati alle esigenze produttive e/o gestionali dellʹimpresa;
  • d) ATTIVI IMMATERIALI
    • brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal progetto;
  • e) SPESE DI MARKETING E PER ATTIVITÀ PROMO-PUBBLICITARIE
    • connesse al lancio di un nuovo prodotto e/o servizio
    • e per la partecipazione a fiere e workshop;
  • f) SERVIZI DI CONSULENZA
    • strettamente connessi al progetto di start up,
    • nella misura massima del 5% del totale di tutte le spese sostenute ammissibili a finanziamento:
    • vi rientrano le spese per la redazione del business plan,
    • quelle inerenti i servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione,
    • le spese per l’acquisizione di servizi di Temporary management
    • e ove il progetto preveda spese per la ristrutturazione dell’immobile acquistato o di proprietà, anche le spese relative a progettazioni ingegneristiche inerenti le strutture dei fabbricati e degli impianti, sia generali che specifici, e di direzione dei lavori.

DECORRENZA SPESE AMMISSIBILI:

Sono ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di avvio del progetto e fino alla conclusione del progetto stesso, fermo restando che dette spese possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni.

  • Le spese di consulenza connesse alla redazione del business plan sono ammissibili se sostenute dopo la data di presentazione della domanda.

COSTO COMPLESSIVO DEI PROGETTI AMMISSIBILI

  • Il costo complessivo del progetto ammesso alle agevolazioni dovrà essere compreso tra un minimo di € 75.000,00 ed un massimo di € 400.000,00.

CONTRIBUTO

  • L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile per la realizzazione del progetto,
  • elevabile al 50% in caso di start up i cui investimenti siano localizzati in uno dei Comuni di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale ex art. 107.3c.

PROGETTI DI INVESTIMENTO PRODUTTIVO

La presente linea sostiene progetti presentati da micro, piccole e medie imprese, anche cooperative, riconducibili ad uno dei seguenti ambiti di intervento:

  • creazione di una nuova unità produttiva da parte di un’impresa esistente;
  • ampliamento di un’unità produttiva esistente;
  • diversificazione della produzione mediante prodotti aggiuntivi;
  • acquisizione di attivi di uno stabilimento che è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato8.

SPESE AMMISSIBILI

  • a) SUOLO AZIENDALE e sue sistemazioni (le spese per l’acquisto del suolo aziendale sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del progetto);
  • b) OPERE MURARIE ED ASSIMILATE, IMMOBILI DESTINATI AD INFRASTRUTTURE SPECIFICHE AZIENDALI: sono ammissibili le spese sostenute per la costruzione dell’immobile, per l’acquisto, la ristrutturazione e l’adeguamento di un immobile esistente10 , per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà destinati all’attività aziendale. In caso di acquisto di immobili sotto tutela concorsuale, curatela fallimentare, etc. il rogito di compravendita dovrà avvenire entro e non oltre 180 giorni consecutivi dall’avvio del progetto. Possono essere concesse proroghe dietro la presentazione di documenti attestanti la fase di conclusione dell’acquisto da specificare caso per caso;
  • c) ATTIVI MATERIALI (macchinari, impianti, hardware ed attrezzature varie), strettamente necessari al ciclo di produzione/erogazione dei servizi ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza. Sono ammissibili anche i beni usati alle condizioni previste dall’art. 4 del DPR 3 ottobre 2008, n. 196 e s.m.i. e purché venga emessa regolare fattura di vendita e prodotta dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, fatto salvo quanto diversamente disciplinato dalla nuova normativa europea e nazionale in materia di ammissibilità della spesa;
  • d) PROGRAMMI INFORMATICI dedicati esclusivamente all’utilizzo dei beni materiali di cui al punto precedente, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dellʹimpresa;
  • e) ATTIVI IMMATERIALI – brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal progetto;
  • f) SERVIZI DI CONSULENZA STRETTAMENTE CONNESSI AL PROGETTO DI INVESTIMENTO, nella misura massima del 5% del totale delle spese di cui ai punti a), b), c), d), e): vi rientrano anche le spese per la redazione del business plan, quelle inerenti i servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e, ove il progetto preveda spese relative al suolo, immobili destinati ad infrastrutture specifiche aziendali e opere murarie e assimilate, spese relative a progettazioni ingegneristiche inerenti le strutture dei fabbricati e degli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori.

DECORRENZA SPESE AMMISSIBILI:

Sono ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di avvio del progetto e fino alla conclusione del progetto stesso, fermo restando che dette spese possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni.

  • Le spese di consulenza connesse alla redazione del business plan sono ammissibili se sostenute dopo la data di presentazione della domanda.

COSTO COMPLESSIVO DEI PROGETTI AMMISSIBILI

Il costo complessivo del progetto ammesso alle agevolazioni dovrà essere compreso tra un minimo di € 150.000,00 ed un massimo di € 1.500.000,00.

CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale sul totale delle spese ammissibili a finanziamento secondo le intensità di aiuto riportate nella tabella sottostante, diversificate nel caso in cui gli investimenti siano localizzati nei Comuni di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale.

  • Il contributo maggiorato sugli investimenti materiali e immateriali è riconosciuto all’impresa che, all’atto della rendicontazione delle spese, dimostri di aver assunto dalle liste di mobilità almeno il 25% dell’incremento delle unità a tempo indeterminato dichiarate al momento della presentazione della domanda.

INVESTIMENTI LOCALIZZATI NEI COMUNI DI CUI ALLE APPENDICI 2,3 E 4

MICRO E PICCOLE IMPRESE

  • Servizi di Consulenza: 50%
  • INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI
    Incremento occupazionale non derivante da mobilità    15%
    Incremento occupazionale derivante da mobilità    20%

MEDIE IMPRESE

  • Servizi di Consulenza: 50%
  • INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI
    Incremento occupazionale non derivante da mobilità    15%
    Incremento occupazionale derivante da mobilità    20%
  • INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI
    Incremento occupazionale non derivante da mobilità    8%
    Incremento occupazionale derivante da mobilità    10%

INVESTIMENTI LOCALIZZATI NEI COMUNI DI CUI ALLA CARTA DEGLI AIUTI A FINALITÀ REGIONALE

MICRO E PICCOLE IMPRESE

  • Servizi di Consulenza: 50%
  • INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI
    Incremento occupazionale non derivante da mobilità    25%
    Incremento occupazionale derivante da mobilità    30%

MEDIE IMPRESE

  • Servizi di Consulenza: 50%
  • INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI
    Incremento occupazionale non derivante da mobilità    15%
    Incremento occupazionale derivante da mobilità    20%
  • INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI
    Incremento occupazionale non derivante da mobilità    8%
    Incremento occupazionale derivante da mobilità    10%

PROGETTI DI RILOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE MADE IN ITALY (“RESHORING”)

La presente linea di intervento intende incoraggiare il processo di rilocalizzazione totale o parziale nel paese d’origine (back-reshoring) delle produzioni manifatturiere del “made in Italy” che, per ragioni di natura prevalentemente economica, negli anni passati erano state delocalizzate in Paesi esteri.

  • Vengono finanziati gli investimenti delle imprese volti alla realizzazione di nuovi impianti di produzione, capaci di generare nuova occupazione, aventi un forte impatto economico non solo per l’impresa proponente, bensì per tutta la catena della subfornitura.
  • Pertanto, ai fini della loro ammissibilità, tali progetti dovranno essere necessariamente correlati ad un incremento dell’occupazione in termini di assunzioni di unità a tempo indeterminato entro la durata del progetto.

BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese che all’atto della presentazione della domanda risultino:

  • operare nella produzione di beni del “made in italy”;
  • italiane che hanno delocalizzato all’estero la produzione, anche se a partecipazione o controllo estero;
  • non siano attive, ovvero non abbiano un’unità produttiva, in ambito regionale.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili sono le stesse delle tipologie progettuali di cui all’art. 10.

DECORRENZA SPESE AMMISSIBILI:

sono ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di avvio del progetto e fino alla conclusione del progetto stesso, fermo restando che dette spese possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni.

  • Le spese di consulenza connesse alla redazione del business plan sono ammissibili se sostenute dopo la data di presentazione della domanda.

COSTO COMPLESSIVO DEI PROGETTI AMMISSIBILI

IL COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO AMMESSO ALLE AGEVOLAZIONI DOVRÀ ESSERE COMPRESO:

  • tra un minimo di € 150.000,00
  • ed un massimo di € 1.500.000,00.

CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale sul totale delle spese ammissibili a finanziamento secondo intensità di aiuto differenziate a seconda della sede di rilocalizzazione della produzione e della tipologia di incremento occupazionale (derivante o meno da mobilità per il 25% delle unità a tempo indeterminato assunte a fine progetto).

INVESTIMENTI LOCALIZZATI NEI COMUNI DI CUI ALLE APPENDICI 2,3 E 4

MICRO E PICCOLE IMPRESE

Servizi di consulenza 50%
Incremento occupazionale derivante da mobilità   15%
Incremento occupazionale non derivante da mobilità   20%

MEDIE IMPRESE

Servizi di consulenza 50%
Incremento occupazionale derivante da mobilità   8%
Incremento occupazionale non derivante da mobilità   10%

INVESTIMENTI LOCALIZZATI NEI COMUNI DI CUI ALLA CARTA DEGLI AIUTI A FINALITÀ REGIONALE

MICRO E PICCOLE IMPRESE

Servizi di consulenza 50%
Incremento occupazionale derivante da mobilità   25%
Incremento occupazionale non derivante da mobilità   30%

MEDIE IMPRESE

Servizi di consulenza 50%
Incremento occupazionale derivante da mobilità   15%
Incremento occupazionale non derivante da mobilità   20%

PROGETTI DI INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE

(solo in funzione sussidiaria a progetti di investimento produttivo)

A completamento dei programmi di investimento produttivo le micro, piccole e medie imprese, anche cooperative,  possono presentare, nell’ambito dei programmi complessivi di investimento, anche progetti di innovazione dell’organizzazione, strettamente connessi, sussidiari e funzionali ai programmi di investimento produttivo.

  • I progetti di innovazione dell’organizzazione, quindi, non possono essere presentati e finanziati autonomamente.

SPESE AMMISSIBILI

  • a) Strumenti, attrezzature e macchinari di nuova fabbricazione strettamente connessi e funzionali alla realizzazione del progetto di innovazione dell’organizzazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di innovazione.
  • b) costi di ricerca contrattuale, competenze e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché servizi di consulenza specialistici e altri servizi equipollenti strettamente funzionali alla realizzazione dell’attività di innovazione;
  • c) costi dei materiali direttamente imputabili al progetto di innovazione.
  • d) spese relative al personale dipendente, limitatamente a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nell’attività progettuale innovativa: le relative spese vengono riconosciute su base forfettaria nella misura massima del 15% del totale delle spese ammissibili di cui ai punti a), b) e c).

DECORRENZA SPESE AMMISSIBILI

il progetto di innovazione dell’organizzazione deve essere complementare e sussidiario al progetto di investimento produttivo, che deve rappresentare l’elemento fondante della domanda di agevolazione e non può essere avviato in esito al primo.

  • Pertanto l’avvio del progetto di innovazione deve essere successivo o concomitante al progetto di investimento produttivo.
    Per ulteriori dettagli sui criteri generali e specifici di ammissibilità dei costi e sulle modalità di rendicontazione, inclusa la documentazione di supporto da presentare, si rinvia all’Allegato A.

COSTO COMPLESSIVO DEI PROGETTI AMMISSIBILI

Il costo complessivo del progetto di innovazione ammesso alle agevolazioni non potrà superare il 20% dell’ammontare delle spese ammissibili del progetto imprenditoriale nel suo complesso (totale del progetto di progetto di investimento produttivo e di innovazione dell’organizzazione).

CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale pari al 50% del totale dei costi e delle spese ammissibili riferite al progetto di innovazione, ai sensi dell’art. 29 del Reg. (UE) 651/2014.


SEZIONE B

SOSTEGNO A PROGETTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESA


PROGETTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESA PER FAVORIRE LA CONTINUITÀ AZIENDALE

FINALITÀ

LA PRESENTE LINEA DI INTERVENTO FINANZIA PROGETTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESA,

  • volti a favorire la continuità e lo sviluppo dell’impresa in transizione
  • mediante percorsi di gestione del trasferimento della proprietà aziendale
  • sia verso eredi o successori individuati in ambito familiare,
  • sia verso acquirenti interni (lavoratori)
  • o verso il management.

BENEFICIARI

I progetti di trasferimento di impresa possono essere presentati da micro, piccole e medie imprese, anche cooperative che, oltre ad avere i requisiti di cui all’art. 4, risultino:

  • avere l’imprenditore che cede la titolarità dell’impresa che ha compiuto i 60 anni di età;
  • applicare il CCNL regionale, gli accordi interconfederali sottoscritti dalle associazioni dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative.
  • non aver proceduto a licenziamenti negli ultimi sei mesi o messo in CIGS lavoratori nella stessa qualifica professionale al momento della domanda di assunzione.
  • in regola con le norme che disciplinano la legge n. 68/1999 e s.m.i.

CONTENUTO TECNICO

Al fine di beneficiare delle agevolazioni previste dalla presente linea di intervento, l’impresa in transizione è tenuta a presentare un progetto di sviluppo complessivo, che contiene una o più delle seguenti misure, che a loro volta beneficiano di contributi e/o agevolazioni specifiche:

  • A. Competenze strategiche funzionali all’attuazione del percorso di trasferimento di impresa e/o al contestuale rilancio competitivo dell’azienda attraverso l’acquisizione di servizi di Temporary management, con facoltà tra assunzione di “Manager Temporaneo” o “Servizi di consulenza aziendale specialistici”;
  • B. Attività di formazione tramite Voucher destinati ai successori/eredi per la costruzione di percorsi formativi personalizzati;
  • C. Investimenti materiali e/o immateriali funzionali all’attuazione del progetto di sviluppo dell’impresa;
  • D. Sostegno finanziario all’operazione di passaggio generazionale;
  • E. Progettazione piano di sviluppo dell’impresa.

L’acquisizione di competenze strategiche funzionali alla gestione del percorso di trasferimento e/o al rilancio competitivo dell’azienda di cui al punto A è step indispensabile e obbligatorio nel contesto del piano di sviluppo dell’impresa in transizione, mentre è facoltà dell’impresa optare per una delle due alternative (assunzione Temporary manager o servizi di consulenza).

SPESE AMMISSIBILI

Si riportano di seguito, per ciascuna misura sopra indicata, le spese e costi ammissibili:

A. COMPETENZE STRATEGICHE FUNZIONALI ALL’ATTUAZIONE DEL PERCORSO DI TRASFERIMENTO DI IMPRESA E/O AL CONTESTUALE RILANCIO COMPETITIVO DELL’AZIENDA, TRAMITE L’ACQUISIZIONE DI SERVIZI DI TEMPORARY MANAGEMENT:

  • In caso di assunzione di Manager Temporaneo costituisce costo ammissibile la retribuzione annua lorda prevista dal contratto di lavoro applicato.
  • In caso di acquisizione di servizi di Temporary management tramite società di consulenza o prestatore di servizi/persona fisica, costituisce spesa ammissibile il servizio di consulenza prestato.

B. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE TRAMITE VOUCHER:

  • Spese per attività di formazione destinata a successori/eredi/dipendenti per la costruzione di percorsi formativi personalizzati, purché il voucher venga speso venga speso per uno dei percorsi formativi indicati dal Catalogo regionale FORMICA.
  • C.Investimenti materiali e/o immateriali, programmi informatici funzionali all’attuazione del progetto di sviluppo dell’impresa: sono ammissibili le seguenti tipologie di investimenti:
  • attivi materiali (macchinari, impianti, hardware ed attrezzature varie), strettamente necessari al ciclo di produzione/erogazione dei servizi ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza. Sono ammissibili anche i beni usati alle condizioni previste dall’art. 4 del DPR 3 ottobre 2008, n. 196 e s.m.i. e purché venga emessa regolare fattura di vendita e prodotta dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, fatto salvo quanto diversamente disciplinato dalla nuova normativa europea e nazionale in materia di ammissibilità della spesa;
  • programmi informatici dedicati esclusivamente all’utilizzo dei beni materiali di cui al punto precedente, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dellʹimpresa;  attivi immateriali – brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal progetto; D.Sostegno finanziario all’operazione di trasferimento di impresa: contributo sugli oneri notarili (escluse tasse e consulenze notarili) e contributo finanziario a fronte dell’avvenuta operazione di trasferimento, nelle seguenti due ipotesi:
  • nel caso in cui al trasferimento di impresa corrisponda una modifica della forma giuridica dell’azienda tramite la costituzione di una società di capitali, purché il nuovo capitale sociale costituito da apporto in denaro sia superiore a € 20.000,00;
  • nel caso in cui il trasferimento d’impresa comporti un aumento del capitale sociale di almeno il 10% sottoscritto dal subentrante. E.Progettazione piano di sviluppo dell’impresa: servizi di consulenza finalizzati alla predisposizione del piano di sviluppo complessivo, entro il limite del 2% del totale delle spese ammissibili.
    Decorrenza spese ammissibili: Il progetto deve concludersi entro il 24° mese dalla data di avvio progetto. Possono essere presentati progetti che alla data di presentazione della domanda risultino già avviati, purché non prima di 12 mesi della stessa, e che non siano già conclusi.

Il progetto si intende realizzato quando le attività sono state svolte come da progetto e le relative spese sono state fatturate entro il suddetto termine, fermo restando che dette spese possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni.

COSTO COMPLESSIVO DEI PROGETTI AMMISSIBILI

  • Il costo complessivo del progetto ammesso alle agevolazioni dovrà essere compreso tra un minimo di € 100.000,00 ed un massimo di € 300.000,00.

CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale, nei limiti della regola de minimis di cui al Reg. (UE) 1407/2013, secondo i limiti percentuali e assoluti sotto riportati:

CONTRIBUTO

TEMPISTICA DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI

I progetti di investimento produttivo, inclusi quelli di rilocalizzazione, e di start up debbono essere avviati il giorno successivo alla presentazione della domanda formale di partecipazione e comunque al massimo entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricezione della comunicazione della concessione delle agevolazioni.

  • Limitatamente agli investimenti localizzati nei Comuni dell’area in crisi della provincia di Pesaro Urbino, i progetti di start up e di investimento produttivo, inclusi quelli di rilocalizzazione, possono essere avviati al massimo entro 12 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda e purché a questa data non risultino completati.
  • In tal caso l’impresa, all’atto della presentazione della domanda, deve optare per l’agevolazione in regime de minimis ai sensi del Reg. (UE) 1407/2013.
  • I progetti di trasferimento di impresa possono essere avviati al massimo entro 12 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda e purché a questa data non risultino completati.
  • In ogni caso i singoli progetti debbono concludersi non oltre il 24° mese dalla data di avvio del progetto così come dimostrata con il documento inviato con la comunicazione di accettazione esiti istruttori di cui all’art. 23.
  • Nel caso in cui i progetti si concludano prima dei 24 mesi, la richiesta di rendicontazione deve pervenire alla scrivente struttura a partire dal 1° gennaio dell’anno di scadenza dei 24 mesi.
  • Il progetto si intende realizzato e concluso quando le attività sono state svolte come da progetto approvato e le relative spese sono state fatturate.
  • La data di chiusura è quella dell’ultimo titolo di spesa o dell’ultima assunzione a tempo indeterminato prevista dal progetto.

SPESE NON AMMISSIBILI

PER TUTTE LE TIPOLOGIE PROGETTUALI NON SONO AMMISSIBILI LE SPESE SOSTENUTE PER:

  • a) l’acquisto di mezzi di trasporto soggetti e non soggetti all’iscrizione dei pubblici registri;
  • b) utilizzo dei mezzi di trasporto (pubblico e privato);
  • c) attrezzature installate presso una sede diversa da quella dell’investimento oggetto di contributo;
  • d) spese relative all’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature che rappresentino mera sostituzione di beni della stessa tipologia già esistenti in azienda;
  • e) l’acquisto di mobili e arredi;
  • f) il funzionamento (es. gestione, stipendi, paghe, spese correnti), fatto salvo quanto previsto per le spese di personale relative ai progetti di innovazione dell’organizzazione;
  • g) beni e materiali di consumo, per commesse interne di lavorazione, salvo quanto previsto per i progetti di innovazione dell’organizzazione;
  • h) la manutenzione ordinaria;
  • i) beni e consulenze che rientrino nella normale gestione dell’impresa;
  • j) spese relative alla formazione del personale, fatto salvo quanto previsto per i progetti di trasferimento di impresa;
  • k) spese di ammortamento relative all’acquisto di beni ammortizzati che hanno beneficiato di contributi pubblici;
  • l) spese relative a rimborsi spese (vitto, alloggio, trasferimenti);
  • m) i beni autoprodotti e/o lavori effettuati in economia dall’impresa richiedente il contributo ovvero investimenti realizzati mediante commesse interne o oggetto di autofatturazione;
  • n) le prestazioni professionali eseguite per la manutenzione dei beni ammissibili;
  • o) le spese fatturate antecedentemente alla data di decorrenza di ammissibilità;
  • p) le imposte, spese notarili (fatto salvo quanto previsto per i progetti di trasferimento d’impresa), interessi passivi, oneri accessori, tasse;
  • q) spese effettuate e/o fatturate all’impresa beneficiaria dal legale rappresentante, dai soci dell’impresa e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari della stessa, ovvero dal coniuge o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta e collaterale dei soggetti richiamati;
  • r) spese effettuate e/o fatturate da impresa nella cui compagine sociale siano presenti i soci e i titolari di cariche e qualifiche dell’impresa beneficiaria, ovvero i loro coniugi e parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta e collaterale dei soggetti richiamati;
  • s) spese sostenute dall’impresa per l’adempimento ad obblighi imposti da normative statali, regionali e comunitarie.

Non è inoltre ammessa qualsiasi forma di auto fatturazione.

PROCEDURA

  • L’intervento viene attuato con procedura di tipo valutativo, che si aprirà alle ore 10,00 del 14/07/2016 e rimarrà aperta fino a concorrenza delle risorse disponibili.

DOMANDA

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE E DELLA DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE

  • Ciascuna impresa deve presentare una sola domanda di partecipazione, Sezione A e B.:
    eventualmente la domanda di partecipazione per il progetto di investimento produttivo,
    ivi incluso quello finalizzato alla rilocalizzazione o “reshoring”
    può includere un progetto di innovazione dell’organizzazione.
  • accesso alla fase zero è facoltativa;
  •  fini della partecipazione al Bando, è obbligatorio accedere sia alla prima sia alla seconda fase, secondo questo ordine cronologico;
  • ai fini della verifica dell’ordine cronologico di arrivo, per l’avvio dell’attività istruttoria dei singoli progetti, farà fede la trasmissione della domanda e relativi allegati al sistema di protocollo informatico della Regione Marche corredata dagli allegati e dalla documentazione richiesta, inviati anch’essi in formato digitale.

FASE ZERO
(FACOLTATIVA) – PRESENTAZIONE SCHEDA DI PREFATTIBILITÀ

  • Dal giorno successivo alla pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche e fino all’inoltro formale della domanda di partecipazione, l’impresa richiedente può verificare preliminarmente l’ammissibilità del proprio progetto d’impresa, compilando e inviando in sintesi il profilo dell’impresa, la finalità e il contenuto tecnico del progetto.

FASE UNO:
COMPILAZIONE TELEMATICA DELLA MODULISTICA (OBBLIGATORIA PER LA PARTECIPAZIONE)

  • L’istanza, dovrà essere presentata mediante:
  • caricamento su SIGEF dei dati previsti dal modello di domanda
  • caricamento su SIGEF degli allegati
  • sottoscrizione della domanda da parte del richiedente in forma digitale
  • trasmissione al protocollo informatico della Regione Marche
  • La domanda di partecipazione sarà compilabile on-line.

VALUTAZIONE

La procedura di valutazione è in carico alla Regione Marche, coadiuvata da un Comitato, composto anche da esperti indipendenti di settore selezionati da un albo regionale o nazionale ed è articolata in due fasi: istruttoria di ricevibilità/ammissibilità e valutazione dei progetti.

ISTRUTTORIA

La prima fase di istruttoria di ricevibilità/ammissibilità sarà espletata dalla Regione Marche e sarà diretta ad accertare, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande in formato digitale:

  • Saranno ammessi a finanziamento, seguendo l’ordine cronologico di arrivo digitale e fino a concorso delle risorse disponibili, i progetti di impresa che avranno totalizzato un punteggio di almeno il 60% di quello massimo raggiungibile con la sommatoria dei criteri specifici applicabili alla tipologia progettuale corrispondente e a condizione che il progetto non abbia riportato un punteggio nullo su nessuno dei singoli criteri.

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