PIEMONTE: operativa anche per il 2020 la misura che concede finanziamento agevolato e contributi fino al 100% delle spese per le PMI che introducono innovazione nel processo produttivo.
FINALITA’: agevolare l’ Innovazione nel processo produttivo per adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti o per renderlo più efficiente.
BENEFICIARI: Micro, piccole e medie imprese, startup, consorzi di produzione.
MPMI neo costituite, purché dimostrino di avere un processo produttivo attivo oppure siano costituite tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati.
Cooperative di produzione e lavoro aventi dimensione di MPMI (ad esclusione delle Cooperative Sociali di servizi alla persona di cui alla tipologia A.
Consorzi di produzione, Società Consortili (aventi dimensione di MPMI e in quanto beneficiari diretti ed esclusivi dell’agevolazione), ad esclusione dei Consorzi di tutela e dei Consorzi di servizi.
SPESE AMMESSE: investimenti di importo minimo di 50.000 euro connessi all’acquisto di macchinari e attrezzature nuove, impianti e opere murarie, servizi di consulenza, licenze, brevetti, know-how.
FINANZIAMENTO AGEVOLATO: fino a copertura del 100% delle spese ammissibili, così composto: 60 o 75% con fondi regionali, a tasso zero; 40 o 25% con fondi bancari, a tasso convenzionato.
DOMANDE: sportello aperto fino ad esuarimento risorse
PIEMONTE: INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE
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PIEMONTE: AZIONE III.3C.1.1
Innovazione nel processo produttivo per adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti o per renderlo più efficiente
RILANCIO DELLA PROPENSIONE AGLI INVESTIMENTI DEL SISTEMA
BANDO PER L’ACCESSO AL FONDO PMI
- di cui alle D.G.R. n. 20 –2557 del 09/12/2015 e 33-7140 del 29/06/2018
- destinato al sostegno di progetti ed investimenti per l’innovazione, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e la sicurezza nei luoghi di lavoro realizzati da Micro, Piccole e Medie Imprese
- Codice bando: III3c11_fondo_pmi
FINALITA’
Il Bando disciplina l’accesso al Fondo rotativo di finanza agevolata denominato “Fondo Pmi”
il Fondo ha come obiettivo quello di sostenere programmi organici di investimento delle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) finalizzati ad introdurre innovazioni nel processo produttivo per trasformarlo radicalmente al fine di adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti, diversificare la produzione o per rendere il processo comunque più efficiente dal punto di vista energetico, ambientale, dell’uso di acqua e materie prime, produttivo e della sicurezza.
- Tale obiettivo viene perseguito attraverso la concessione di un prestito (in parte con fondi POR FESR a tasso zero, in parte con fondi bancari) a copertura del 100% delle spese di investimento ammesse, IVA esclusa.
BENEFICIARI
Possono accedere al Fondo e richiedere l’agevolazione di cui al presente bando le Micro, Piccole e Medie imprese non identificabili come “imprese in difficoltà”, incluse:
- MPMI neo costituite, purché dimostrino di avere un processo produttivo attivo oppure siano costituite tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati;
- cooperative di produzione e lavoro aventi dimensione di MPMI (ad esclusione delle Cooperative Sociali di servizi alla persona di cui alla tipologia A della l. 381/91″Disciplina delle società cooperative sociali”);
- consorzi di produzione, Società Consortili (aventi dimensione di MPMI e in quanto beneficiari diretti ed esclusivi dell’agevolazione), ad esclusione dei Consorzi di tutela e dei Consorzi di servizi;
REQUISITI
- Iscrizione al registro delle imprese e possesso di bilanci:
il richiedente deve essere iscritto al registro delle imprese della Camera di Commercio da almeno 2 anni e possedere almeno 2 bilanci chiusi ed approvati; per le neo costituite verrà verificata la sola iscrizione al registro della Camera di Commercio. - Assenza di procedure concorsuali e di procedimenti volti alla loro dichiarazione ed assenza di liquidazione volontaria:
il soggetto richiedente non deve trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato fallimentare od altre procedure concorsuali.
SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
La sede o l’unità locale interessata dall’intervento deve essere situata e operativa in Piemonte e provvista di carattere attivo e produttivo.
ATTIVITA’ AMMESSE
Codice ATECO delle imprese: la sede destinataria dell’investimento deve avere un codice ATECO 2007 primario compreso tra i seguenti:
Nel caso in cui nella visura camerale non sia presente il codice ATECO primario, il controllo puntuale verrà effettuato sul codice ATECO prevalente dell’impresa proponente.
- In deroga alla regola generale, il codice ATECO primario ammissibile può essere anche attivato a conclusione dell’intervento nel caso in cui l’investimento sia finalizzato ad avviare una nuova attività primaria nella sede destinataria dell’investimento.
- L’attivazione del codice ATECO ammissibile deve essere dimostrata in occasione
della rendicontazione finale dell’investimento, pena la revoca dell’agevolazione.
LINEE DI INTERVENTO
2.2.1 LINEA A – PROGETTI DI IMPORTO MINIMO PARI A € 50.000
- Linea riservata alle Micro e Piccole imprese
- Sono ammissibili gli investimenti sostenuti esclusivamente da Micro e Piccole imprese,
- di importo minimo pari a € 50.000.
2.2.2 LINEA B – PROGETTI DI IMPORTO MINIMO PARI A € 250.000
- Sono ammissibili gli investimenti sostenuti da Micro, Piccole e Medie imprese
- di importo minimo pari a € 250.000.
DURATA MASSIMA
Per tutte le linee di intervento il progetto di investimento è di durata massima pari a 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
L’investimento deve riguardare l’acquisizione di attivi materiali e/o immateriali finalizzata alla diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Disciplina specifica per gli investimenti effettuati in aree 107.3.c e finanziati attraverso gli “aiuti a finalità regionale”
Le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un Comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” possono presentare domanda ai sensi dell’art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (aiuti a finalità regionale).
- In tal caso l’investimento deve riguardare l’acquisizione di attivi materiali e/o immateriali finalizzata alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente o un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
- Sono escluse dalla possibilità di presentare domanda ai sensi del predetto art. 14 (e ferme restando le disposizioni di cui all’Allegato 1 “Elenco delle attività economiche ammissibili”) le imprese che svolgono attività nei settori siderurgico10, del carbone11, della costruzione navale12, delle fibre sintetiche13, dei trasporti e delle relative infrastrutture14, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.15;
I COMUNI PIEMONTESI RICOMPRESI NELLE AREE 107.3.C SONO I SEGUENTI:
I. Provincia di Vercelli:
- Balocco; Borgosesia; Casanova Elvo; Crescentino; Crova; Fontanetto Po; Formigliana; Gattinara; Quarona; Ronsecco; Rovasenda; Saluggia; San Germano Vercellese; San Giacomo Vercellese; Serravalle Sesia; Trino; Varallo.
II. Provincia di Verbania-Cusio-Ossola:
- Anzola d’Ossola; Beura-Cardezza; Domodossola; Gravellona Toce; Omegna;
Ornavasso; Pallanzeno; Premosello – Chiovenda; Quarna Sotto; Villadossola.
III. Provincia di Biella: Benna; Borriana; Castelletto Cervo; Cavaglià; Cerreto Castello; Cerrione; Crosa; Graglia; Lessona;
Massazza; Masserano; Mongrando; Mottalciata; Ponderano; Quaregna; Roppolo; Sandigliano; Strona; Trivero; Valdengo;
Vallenzengo; Valle San Nicolao; Verrone; Vigliano Biellese.
Gli aiuti a finalità regionale consentono di incrementare l’ESL massimo del prestito fino a raggiungere il 20% per le medie imprese e il 30% per le piccole imprese, fermo restando che dovranno essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- a. i costi ammissibili devono superare l’ammortamento degli attivi relativi all’attività da modernizzare durante i tre esercizi finanziari precedenti. Per gli aiuti concessi a favore della diversificazione di uno stabilimento esistente, i costi ammissibili devono superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, registrato nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dei lavori;
- b. il destinatario finale, non ha effettuato una delocalizzazione17 verso lo stabilimento in cui deve svolgersi l’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto, nei due anni precedenti la domanda di aiuto e si impegna a non farlo nei cinque anni successivi al completamento dell’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto.
COSTI AMMISSIBILI
Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica, che si sostanziano in:
- 1. acquisto di impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, strumentali al progetto di innovazione e classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4.
- Rientra in questa categoria anche l’acquisto in proprietà di software strumentali al progetto di innovazione e classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voce B.I.3 – I costi dovranno essere rendicontati come indicato alla voce “Spese per acquisto di macchinari e attrezzature o per fornitura di componenti nell’ambito di progetti di investimento” della “Guida unica alla rendicontazione dei costi ammissibili POR Piemonte FESR 2014/2020”;
- 2. installazione e posa in opera degli impianti
(a titolo di esempio le opere elettriche ed idrauliche), ivi incluse le opere murarie, di esclusivo asservimento degli impianti/macchinari oggetto di finanziamento nel limite del 20% degli investimenti ammessi. - 3. servizi di consulenza e servizi equivalenti nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili, acquisiti da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione che non comporti elementi di collusione.
- 4. acquisto di licenze, brevetti, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto di innovazione (nel limite del 10% dell’importo totale ammesso).
AGEVOLAZIONE CONCESSA
Le agevolazioni consistono in un prestito agevolato ed un contributo per abbuoni di interessi
A. PRESTITO AGEVOLATO
di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e con le seguenti caratteristiche:
– 60% fondi regionali, a tasso zero (con un limite massimo di € 850.000);
– 40% fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.
- Nel caso in cui l’intervento benefici di una o più delle maggiorazioni previste il prestito sarà strutturato come di seguito:
– 75% fondi regionali, a tasso zero (con un limite massimo di € 1.000.000);
– 25% fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.
B. CONTRIBUTO IN FORMA DI ABBUONI DI INTERESSI
L’importo del contributo è pari al montante degli interessi maturandi sulla quota bancaria risultante da un piano di ammortamento di durata pari a quello deliberato dalla banca cofinanziatrice,
sviluppato ad un tasso fisso convenzionale pari al 2,75%
e comunque per un importo non superiore al 75% degli interessi effettivamente dovuti alla banca co-finanziatrice,
nel limite massimo di € 50.000 per impresa.
- Nel caso al destinatario finale venisse riconosciuta una o più delle maggiorazioni e pertanto la quota di fondi regionali venisse incrementata fino al 75%, il suddetto contributo potrà essere riconosciuto per un importo non superiore al 90% degli interessi effettivamente dovuti alla banca co-finanziatrice, fermo restando la modalità di calcolo e il limite massimo di € 50.000 per impresa.
DOMANDE
Sportello aperto fino ad esuarimento risorse
VI INTERESSANO AGEVOLAZIONI FINANZIARIE DI UN’ALTRA REGIONE?
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–TrentinoAltoAdigeContributi.it
–FriuliVeneziaGiuliaContributi.it
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