Pubblicato in gazzetta Ufficiale l’avviso pubblico per la presentazione di progetti attuativi della Scheda intervento “Lavoro in proprio” – Cod. 4 dell’Accordo “Giovani protagonisti di sé e del territorio (CreAZIONI giovani)” della Regione Siciliana. Scattano pertanto i termini per la presentazione delle domande. Sono state pubblicate le FAQ, con le risposte alle domande più frequenti. Ricordiamo che con questo bando sono previsti contributi per favorire la nascita di nuove imprese e lo sviluppo di quelle esistenti.
In particolare si intende promuovere imprese che siano innovative, competitive ed orientate al mercato, in grado di contribuire all’espansione dei sistemi di welfare territoriale, alla modernizzazione delle politiche di inserimento lavorativo, alla creazione di nuova occupazione e che siano in grado di produrre sviluppo economico, benessere ed inclusione sociale.
Le imprese beneficiarie devono essere costituite dai giovani e sono previsti contributi pari al 90% dell’investimento totale, fino ad un importo massimo di 50.000,00 euro. Scadenza 4 novembre 2014.
FAQ
“GIOVANI PROTAGONISTI DI SE’ E DEL TERRITORIO (CREAZIONI GIOVANI)
CRITERI DI PARTECIPAZIONE E AMMISSIBILITÀ
1) Cosa si intende per lavoratori svantaggiati?
Per “lavoratori svantaggiati” e “lavoratori disabili”, di cui si parla all’art. 1 dell’avviso pubblico, si intendono quelli individuati ai sensi dell’articolo 2, del regolamento (CE) n.800/2008 della Commissione, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore dell’occupazione. Nello specifico al punto 18 e 20 vengono espressamente indicate le categorie di persone rientranti in tali definizioni:
– «lavoratore svantaggiato»: chiunque rientri in una delle seguenti categorie:
- a) chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- b) chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale (ISCED 3);
- c) lavoratori che hanno superato i 50 anni di età;
- d) adulti che vivono soli con una o più persone a carico;
- e) lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo – donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;
- f) membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro che hanno necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile;
– definisce «lavoratore disabile»: chiunque sia:
- a) riconosciuto disabile ai sensi dell’ordinamento nazionale o
- b) caratterizzato da impedimenti accertati che dipendono da un handicap fisico, mentale o psichico.
2) In caso di ammissione a finanziamento del progetto di start up presentato come individuo singolo, che tipologia di impresa dovrà essere costituita?
L’art. 4 dell’Avviso, prevede che in caso di ammissione a finanziamento il soggetto beneficiario si costituisca in un nuovo soggetto giuridico a propria scelta tra: società di persone, società a responsabilità limitata e società cooperativa.
Tale impresa dovrà iscriversi nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura territorialmente competente.
Dovendo scegliere tra le imprese indicate, in caso di singolo individuo, si ritiene che il beneficiario dovrà optare per la costituzione di una società srl a socio unico.
3) È possibile partecipare come impresa già costituita formata da due soci, di cui uno ha superato i 36 anni ma che detiene meno del 50% di quote di partecipazione?
L’art.4 dell’avviso prevede che la compagine sociale composta per la maggioranza numerica e di quote di partecipazione, da giovani residenti e/o domiciliati in Sicilia di età compresa tra i 18 anni e i 36 anni non compiuti alla data di scadenza del presente avviso, pertanto, tale impresa non possiede il requisito della maggioranza numerica richiesta.
4) Quali sono i settori in cui possono e/o devono operare le imprese (o aspiranti imprenditori) dell’Avviso?
L’articolo 1 prevede che il presente avviso si intende promuovere la nascita di nuove imprese e/o sviluppare imprese già costituite dai giovani, attraverso il finanziamento di progetti che riguarderanno diversi settori volti alla produzione ed allo scambio di beni e/o servizi di utilità sociale.
Sono considerati beni e servizi di utilità sociale, quei beni e servizi prodotti o scambiati nel settore:
- dell’assistenza sociale;
- dell’assistenza sanitaria;
- dell’assistenza socio-sanitaria;
- dell’educazione, istruzione e formazione;
- della tutela dell’ambiente;
- della valorizzazione del patrimonio culturale;
- del turismo sociale;
- della formazione universitaria e post-universitaria;
- della ricerca ed erogazione di servizi culturali;
- della formazione extra-scolastica;
- servizi strumentali alle imprese sociali;
- inserimento lavorativo di lavoratori svantaggiati e lavoratori disabili.
5) Possono presentare domanda i liberi professionisti o le ditte individuali?
L’articolo 4 dell’Avviso prevede che, in caso di sviluppo aziendale e quindi di imprese già costituite, possono presentare domanda di finanziamento le imprese quali società cooperative, società di persone e di capitali già costituite.
Pertanto ditte individuali e liberi professionisti non sono ammessi.
MODALITÀ DI RICHIESTA (TEMPISTICA, MODULISTICA, ECC)
1) È possibile inviare la domanda di finanziamento tramite PEC?
No. L’art. 9 dell’avviso specifica che la domanda di finanziamento può essere recapitata:
- – a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, oppure presentata, mediante agenzia di recapito autorizzata,
- – o recapitata a mano.
2) QUAL È LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE?
L’articolo 9 prevede che le domande devono pervenire entro le ore 12,00 del sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, La pubblicazione è avvenuta il 5 settembre 2014e.
Pertanto, la scadenza è fissata alle ore 12,00 del 4 novembre 2014.
AMMISSIBILITÀ DELLA SPESA E CONTRIBUTO EROGABILE
1) È necessario allegare i preventivi di spesa?
No.
2) Qual è l’importo minimo e massimo dell’investimento totale ammissibile?
L’articolo 6 dell’avviso specifica che i soggetti beneficiari, per accedere alle agevolazioni, devono promuovere un progetto che preveda spese per un importo compreso tra i € 15.000,00 e i € 200.000,00 al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).
3) Qual è l’importo massimo del contributo concedibile/finanziabile dalla Regione
Il limite massimo del finanziamento che potrà essere concesso dalla Regione è pari al 90% dell’investimento totale ammesso, e sarà, comunque, contenuto, in valore assoluto, entro l’importo massimo di 50.000,00 euro (al netto dell’IVA, che non rientra nel finanziamento).
A titolo di esempio:
- A) se il soggetto presenta un progetto di investimento pari a euro 15.000,00, il contributo massimo concedibile dalla Regione, pari al 90%, sarà di euro 13.500,00.
- B) Se il soggetto presenta un progetto di investimento pari a euro 120.000,00, il contributo massimo concedibile dalla Regione sarà pari a euro 50.000,00, anche se inferiore al 90% del progetto.
4) Il contributo concesso è a fondo perduto o è un finanziamento agevolato?
Il contributo concesso dalla Amministrazione regionale è a fondo perduto.
Pertanto, dette somme, una volta ricevute e correttamente rendicontate, non dovranno essere restituite.
5) Cosa si intende per cofinanziamento?
Il cofinanziamento è la parte di finanziamento del progetto non coperto dal contributo concesso dalla Regione e che è a carico del soggetto beneficiario.
Come specificato all’art. 6 dell’Avviso, i soggetti si impegnano a sostenere il programma degli investimenti con un apporto di capitale proprio non inferiore al 10% dell’intero programma di investimenti.
In ogni caso, dovrà coprire l’intero importo del progetto di investimento che eccede l’importo richiesto alla Regione, e indicare le eventuale coperture degli importi non a carico del contributo regionale.
In ogni caso per la corretta rendicontazione del progetto, dovrà essere prodotta documentazione attestante l’avvenuto apporto del cofinanziamento.
6) L’acquisto dell’immobile è ammissibile?
L’acquisto di immobili non è una spesa ammissibile a carico del contributo regionale.
Ma è possibile prevederne il costo a carico del cofinanziamento.
7) Dopo aver presentato la richiesta di finanziamento come gruppo informale, possiamo costituire la nostra impresa nelle more dell’approvazione della graduatoria?
Sì, tenendo conto che:
- – la società dovrà essere costituita unicamente dalle persone che hanno presentato la domanda come gruppo informale;
- – che i costi per il quale si è chiesto il contributo (come ad esempio quelli per la costituzione) non saranno ritenuti ammissibili in quanto sostenuti prima della comunicazione di ammissione al finanziamento da parte del Dipartimento come previsto all’art. 5 dell’avviso.
8) Cosa si intende quando si legge che il soggetto beneficiario si impegna a non alienare o distrarre i beni oggetto del finanziamento richiesto per una durata non inferiore a 5 anni dalla data del decreto di concessione del finanziamento?
Il beneficiario si impegna a non cedere e/o vendere i beni acquistati con il finanziamento del contributo regionale per almeno 5 anni a partire della data di approvazione del decreto di concessione del finanziamento.
9) All’articolo 5 si specifica che per le spese per l’adeguamento funzionale e/o per la ristrutturazione dei locali destinati all’attività produttiva è necessario dimostrare la disponibilità degli immobili, per un periodo di almeno 5 anni.Cosa si intende?
Per considerare ammissibili le spese, in fase di rendicontazione, sarà necessario dimostrare la disponibilità degli immobili da parte del soggetto beneficiario (come ad esempio con un contratto di affitto di almeno 5 anni).
In fase di presentazione della domanda, non è necessario presentare e/o allegare il titolo di disponibilità (contratti, ecc).
ALTRO
1) L’avviso specifica che la durata massima del progetto deve essere 12 mesi, e altrove parla di almeno 5 anni, per cui che durata deve avere l’impresa?
Obiettivo dell’Avviso è quello di finanziare idee imprenditoriali, e quindi imprese, sostenibili nel tempo.
Per cui non c’è una durata (scadenza) prevista per l’impresa. Il termine di 12 mesi si riferisce alla durata entro la quale sarà necessario completare la fase/progetto di start up o sviluppo di impresa, e rendicontare alla Regione le spese sostenute.
Il termine di 5 anni è riferito all’obbligo di tenere aperta la sede operativa/produttiva dell’impresa nel territorio siciliano e all’obbligo di non alienare o distrarre i beni oggetto del finanziamento richiesto
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