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TOSCANA: nuovo bando aiuti agli investimenti in forma di microcredito, Domande a partire dal 20 settembre 2018 – Italia Contributi

toscana microcredito 2018TOSCANA: nuovo bando aiuti agli investimenti in forma di microcredito.NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO 150 X 75
FINALITA’: rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo delle imprese artigiane, industriali manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario.
OBIETTIVO: sostenere e incrementare gli investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili di accompagnamento dell’impresa nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione.
BENEFICIARI: micro e piccole imprese costituite da almeno 2 anni. Sono ricompresi anche i liberi professionisti.
FINANZIAMENTO AGEVOLATO: a tasso zero, nella misura:
-del 55% del costo totale ammissibile sugli investimenti in RIS3;
-del 65% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi;
-del 70% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e beni strumentali immateriali; 
LIMITE MASSIMO DEL FINANZIAMENTO: € 25.000,00.
IL COSTO TOTALE DEL PROGETTO di investimento ammissibile va da un minimo di 10.000,00 euro ad un massimo di 40.000,00 non supportato da garanzie personali e patrimoniali.
DURATA DEL FINANZIAMENTO: 7 anni con un preammortamento di 18 mesi.
DOMANDE: a partire dal 20 settembre 2018 fino ad esurimento fondi.

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TOSCANA, MICROCREDITO: POR FESR 2014-2020

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TOSCANA, MICROCREDITO: POR FESR 2014-2020

POR FESR 2014-2020 SUB AZIONE A.2

Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo delle imprese artigiane, industriali manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario.

OBIETTIVO

  • Sostenere e incrementare gli investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili di accompagnamento dell’impresa nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione.
  • In linea con la Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS 3).
  • Stimolando altresì gli investimenti di minore entità delle PMI orientati alla strategia nazionale e regionale di Industria 4.0.

La Regione Toscana intende attivare lo strumento finanziario del microcredito a tasso zero per gli investimenti delle micro e piccole imprese artigiane, industriali manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario con l’obiettivo di sostenere e incrementare gli investimenti nel territorio della Regione Toscana in macchinari, impianti e beni intangibili di accompagnamento nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione in linea con la strategia della specializzazione intelligente per la Toscana (RIS 3), declinate nelle seguenti priorità tecnologiche:

  • ICT e FOTONICA
  • FABBRICA INTELLIGENTE
  • CHIMICA e NANOTECNOLOGIA,

nonché in linea con le strategie nazionali e regionali di Industria 4.0

TERRITORI

Intero territorio regionale toscano

BENEFICIARI

Micro e piccole imprese così come definite dall’allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014, costituite da almeno 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione.
Sono ricompresi anche i liberi professionisti.

  • Per liberi professionisti si intendono i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA ed esercitanti attività economica volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale in analogia alla definizione di impresa.

La data di costituzione coincide:

  • a) per le imprese individuali, con la data di iscrizione alla Camera di Commercio,Industria, Artigianato e Agricoltura;
  • b) per le società di persone, con la data di costituzione risultante dall’atto costitutivo;
  • c) per le società di capitali, con la data di iscrizione nel registro delle imprese risultante dal certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
  • d) per i liberi professionisti con la data di presentazione all’Agenzia delle Entrate di inizio attività.

Ogni impresa non può presentare più di una domanda.

ATTIVITÀ AMMESSE

Le imprese e i professionisti devono essere costituiti da almeno 2 anni precedenti la data di
presentazione della domanda di accesso al fondo, devono essere in possesso dei requisiti di
ammissibilità e devono esercitare un’attività economica identificata come prevalente nell’unità locale che realizza il programma di investimento, rientrante nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007:

  • B – Estrazione di minerali da cave e miniere
  • C – Attività manifatturiere
  • D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • F – Costruzioni
  • G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio, con esclusione delle seguenti categorie: 45.11.02, 45.19.02,
    45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1
  • H – Trasporto e magazzinaggio
  • I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
  • J – Servizi di informazione e comunicazione
  • M – Attività professionali, scientifiche e tecniche
  • N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
  • P – Istruzione, limitatamente al gruppo 85.52
  • Q – Sanità e assistenza sociale, ad eccezione del gruppo 86.1
  • R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
  • S – Altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95 e 96.

REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ

  • 1. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in regola con la certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti di pubbliche amministrazioni e verificabile attraverso il DURC di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto (DURC)2.
  • 2. possedere una redditività economica tale da permettere la restituzione del prestito (cash-flow) e di essere in regola con il rimborso di altri finanziamenti (Centrale Rischi – Banca d’Italia e CRIF);
  • 3. avere sede legale o unità locale destinatarie dell’intervento, nel territorio regionale; 
    la predetta localizzazione deve risultare da visura camerale; per le imprese e i professionisti privi di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda, detto requisito deve sussistere alla data di erogazione a qualsiasi titolo; per i liberi professionisti deve risultare dal luogo di esercizio dell’attività dichiarato nella prevista comunicazione presentata all’Agenzia delle Entrate ai fini iva. 
    In ogni caso l’investimento per il quale si richiede l’agevolazione deve essere realizzato in Toscana e le spese sostenute devono essere relative alla sede destinataria dell’intervento;
  • 4. essere regolarmente iscritto nel registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente ed esercitare, in relazione alla sede legale o unità locale destinatarie dell’intervento, un’attività economica identificata come prevalente, nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 di cui al paragrafo 2.1; 
    per i liberi professionisti essere regolarmente iscritto al relativo albo/elenco/ordine
    professionale, ove obbligatorio per legge, e – in ogni caso – essere in possesso di partita iva rilasciata da parte dell’Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività, e di esercitare, in relazione alla sede destinataria dell’intervento, un’attività economica identificata come prevalente rientrante nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 di cui al paragrafo 2.1; 
    per le imprese e i professionisti privi di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda, detto requisito deve sussistere alla data di erogazione a qualsiasi titolo;
  • 5. non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coattiva, liquidazione volontaria, scioglimento e liquidazione, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità
    aziendale), ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei
    propri confronti;
  • 6. non essere impresa “in difficoltà” ai sensi dell’art. 2 punto 18) del Reg. (UE) n. 651/2014;
  • 7. non essere stato oggetto nei precedenti 3 anni alla data di presentazione della domanda di procedimenti di revoca totale o parziale (in caso di realizzazione parziale e difforme da quella autorizzata), nonché, in caso di aiuti rimborsabili, di procedimenti amministrativi di revoca del beneficio del termine per mancato rispetto del piano di rientro (articolo 4 bis comma 8 bis della L.R. 35/2000);
  • 8. possedere la capacità di contrarre ovvero non essere stato oggetto di sanzione interdittiva3 o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione; non essere stato oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale o di provvedimenti interdittivi, intervenuti nell’ultimo biennio, alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni e alla partecipazione a gare pubbliche4, secondo quanto risultante dai dati in possesso dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici; detto requisito deve esistere in capo al soggetto richiedente (società) ed al legale rappresentante;
  • 9. non aver riportato (legale rappresentante) nei 10 anni precedenti alla data di pubblicazione del bando
  • 10. rispettare le norme in materia di contrasto del lavoro nero e sommerso5;
  • 11. essere in regola con le disposizioni in materia di aiuti ex art. 107 del Trattato che istituisce la Comunità europea individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • 12. non avere usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione,
    anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto, fatto salvo quanto previsto al
    successivo paragrafo 3.6;
  • 13. possedere la dimensione di micro o piccola impresa ai sensi del Reg. 651/2014;
  • 14. possedere i requisiti come definiti al paragrafo 2.1;
  • 15. essere attiva da almeno due anni precedenti la data di presentazione della domanda; per i liberi professionisti essere in attività da almeno due anni precedenti la data di presentazione della domanda (il requisito risulta soddisfatto con la presentazione all’Agenzia delle Entrate della prevista denuncia di inizio attività ai fini iva);
  • 16. non aver violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’articolo 17, comma 3 della legge 19 marzo 1990, n. 55, ed a tal proposito dovranno comunicare alla Regione la composizione della compagine societaria e fornire ogni altra informazione ritenuta necessaria dall’Amministrazione;

CRITERI

I requisiti di ammissibilità saranno inoltre valutati in base ai seguenti criteri approvati dal Comitato di Sorveglianza POR FESR 2014-2020:

Carattere innovativo del programma di investimento, con riferimento agli ambiti tecnologici della Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3) con le seguenti priorità tecnologiche:

  • CT e Fotonica
  • Fabbrica Intelligente
  • Chimica e Nanotecnologie

VALIDITÀ ECONOMICA E FINANZIARIA

Validità economica e finanziaria del programma di investimento.

  • Ammissibilità e congruità delle spese previste
  • Redditività economica tale da permettere la restituzione del prestito (cash flow)
  • Regolarità del rimborso di altri finanziamenti 
    (tramite consultazione della Centrale rischi o di altre pertinenti banche dati).

PRIORITÀ

A PARITÀ DI DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA, SARÀ DATA PRIORITÀ A:

  • 1. Progetti che comprendono anche investimenti in linea con le strategie nazionali e regionali di Industria 4.0, che riguardino beni materiali strumentali nuovi e beni strumentali immateriali.
  • 2. Imprese ubicate nelle aree di crisi
  • 3. Imprese che prevedono aumento occupazionale
  • 4. Ulteriori criteri per le imprese del settore turismo.
    – Imprese che fanno parte di cluster di prodotto e/o di destinazione turistica riferiti a Modelli di gestione sostenibile coerenti con la Piattaforma Turismo realizzata dalla Regione Toscana (deliberazione GR. N. 667/2012)
    – Imprese si intendono innovare attraverso l’acquisizione di servizi qualificati
  • 5. Imprese localizzate nei comuni classificati aree interne-

SETTORI AMMISSIBILI

B – Estrazione di minerali da cave e miniere,
C – Attività manifatturiere
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
F – Costruzioni
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio, con esclusione delle seguenti categorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1
H – Trasporto e magazzinaggio
I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J – Servizi di informazione e comunicazione
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
P– Istruzione, limitatamente al gruppo 85.52
Q – Sanità e assistenza sociale, ad eccezione del gruppo 86.1
R– Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
S – Altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95 e 96

Per le imprese con codici ATECO appartenenti alle divisioni C10, C11 e C12 occorre che i prodotti trasformati e/o commercializzati negli impianti finanziati siano di provenienza diretta da produttori primari per una quota inferiore al 51% della quantità annua trasformata e commercializzata nell’impianto medesimo

PROGETTI AMMISSIBILI

Il fondo supporta programmi innovativi di investimento in attivi materiali e/o immateriali finalizzati alle seguenti tipologie:

  • a) ampliamento di uno stabilimento esistente;
  • b) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
  • c) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

PRIORITÀ TECNOLOGICHE

Gli investimenti devono necessariamente riferirsi agli ambiti tecnologici della Strategia di
specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3) con le seguenti priorità tecnologiche:

  • ICT e Fotonica
  • Fabbrica Intelligente
  • Chimica e Nanotecnologie.

Gli investimenti, inoltre, possono riferirsi alle strategie nazionali e regionali di Industria 4.0, con cui si intendono gli investimenti in tecnologie digitali materiali e immateriali elencati nel solo Allegato A, oppure in entrambi gli Allegati A e B (esclusi gli investimenti di cui al solo Allegato B).

  • Tali beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o rete di
    fornitura.
  • Con riferimento agli investimenti Industria 4.0, i beneficiari dovranno produrre una
    dichiarazione resa dal legale rappresentante, oppure una perizia tecnica giurata di un
    ingegnere o perito industriale iscritti negli albi o da un ente di certificazione accreditato,
    attestante che il bene possiede le caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi degli Allegati A e B ed è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

PROPOSTA PROGETTUALE

Unitamente alla domanda di aiuto, deve essere presentata una specifica proposta progettuale corredata di tutta la documentazione.

La proposta di investimento deve illustrare nel dettaglio:

  • l’indicazione delle priorità tecnologiche della RIS3, le sottocategorie delle priorità e le roadmap di innovazione previste dalla Strategia di cui all’allegato C, nonché l’eventuale indicazione degli investimenti materiali e immateriali di cui agli allegati A e B, specificando se i beni di cui all’allegato B si riferiscono a sistemi di produzione esistenti;
  • l’indicazione della tipologia di investimenti e relativa descrizione;
  • le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali dell’investimento.

AIUTO CONCEDIBILE

FINANZIAMENTO AGEVOLATO A TASSO ZERO, NELLA MISURA:

  • del 55% del costo totale ammissibile sugli investimenti in RIS3.
  • del 65% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi così come individuati nell’allegato A di cui al comma 9 dell’art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e s.m.i..
  • del 70% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e beni strumentali immateriali così come individuati negli allegati A e B di cui al comma 9 dell’art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e s.m.i. e nel caso in cui i beni di cui all’allegato B si riferiscano a beni nuovi di cui all’allegato A.

Qualora gli investimenti di cui agli Allegati B si riferiscano a sistemi di produzione esistenti il finanziamento è pari al 65% del costo totale ammissibile.

Il finanziamento relativo al costo delle opere murarie è comunque pari al 55%.

FINANZIAMENTO MASSIMO

Il limite massimo del finanziamento è comunque pari a € 25.000,00.

COSTO TOTALE DEL PROGETTO

Il costo totale del progetto di investimento ammissibile va

  • da un minimo di 10.000,00 euro
  • ad un massimo di 40.000,00

non supportato da garanzie personali e patrimoniali.

I progetti di investimento superiori saranno comunque ammessi fino all’importo di € 40.000,00 fermo restando l’obbligo di rendicontare l’intero valore dell’investimento.

GARANZIE

Non sono richeste garanzie garanzie personali e patrimoniali.

DURATA FINANZIAMENTO

La durata del finanziamento è di 7 anni con un preammortamento di 18 mesi.

  • Il rimborso avviene in rate trimestrali posticipate costanti

REGIME DI AIUTO

Gli aiuti sono concessi ai sensi del Reg. UE 651/2014

SPESE AMMISSIBILI

Spese per investimenti in beni strumentali materiali nuovi ed immateriali collegati all’attività economica ammissibile avviati successivamente alla data di presentazione della domanda.

  • Sono ammesse le opere murarie e assimilate se funzionalmente correlate agli investimenti in beni materiali nel limite del 20% del costo totale del progetto di investimento ammissibile.

Gli investimenti devono possedere una componente tecnologica riferita agli ambiti tecnologici della Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3) con le seguenti priorità tecnologiche:

  • ICT e Fotonica
  • Fabbrica Intelligente
  • Chimica e Nanotecnologie

Per investimenti in linea con le strategie nazionali e regionali di Industria 4.0 si intendono gli investimenti in tecnologie digitale materiali e immateriali elencati negli allegati A e B di cui al comma 9 dell’art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e s.m.i. 
Tali beni materiali e immateriali devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o rete di fornitura.

Affinché un bene, coerentemente con quanto stabilito dall’articolo 1, comma 11, della legge di Bilancio 2017, possa essere definito “interconnesso” è necessario e sufficiente che:

  • 1) scambi informazioni con sistemi interni 
    (es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (es.: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.);
  • 2) sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti 
    (es.: indirizzo IP).
  • I beneficiari dovranno produrre una dichiarazione resa dal legale rappresentante o una perizia tecnica giurata di un ingegnere o perito industriale iscritti negli albi o da un ente di certificazione accreditato, attestante che il bene possiede le caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi dell’Allegato A o B ed è interconnesso al sistema aziendale di
    gestione della produzione o alla rete di fornitura.

DOMANDA

DOMANDE: a partire dal 20 settembre 2018 fino ad esurimento fondi.

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